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Eventi | 14 agosto 2019, 08:36

Lo scrittore Fabio Geda alla terza edizione di "Varazze d'Autore"

Il 17 agosto in piazza Bovani il sesto e ultimo appuntamento della rassegna di incontri con gli autori

Lo scrittore Fabio Geda alla terza edizione di "Varazze d'Autore"

Sabato 17 agosto 2019 alle ore 21:30 a Varazze, in Piazza Bovani, al sesto e ultimo incontro con l’autore, inserito nel calendario della terza edizione di “Varazze d’Autore”, la prestigiosa rassegna letteraria estiva a cura di Mondadori Bookstore, in collaborazione con il Comune, partecipa Fabio Geda che presenterà il suo libro intitolato "Il demonio ha paura della gente allegra. Di don Bosco, di me e dell'educare".

Dialoga con l'autore Emanuele Soffiotto, animatore Oratorio Salesiano Varazze.

La presentazione si terrà all’esterno della libreria, in Piazza Nello Bovani, Varazze.

"Dato il successo delle passate edizioni – sottolinea il Sindaco di Varazze Alessandro Bozzano – grazie alla collaborazione con Mondadori Bookstore abbiamo voluto riproporre questo bellissimo evento che ha portato a Varazze autori di spessore che sappiano attrarre alla lettura sempre più persone".

"Il mondo della carta stampata deve sempre attrarre grandi e piccoli e offrire spunti di riflessione a chi legge" – conclude l’assessore alla cultura Mariangela Calcagno.

Descrizione del libro:

Ricostruzione storica, narrazione, reportage. Fabio Geda racconta don Giovanni Bosco intrecciando per la prima volta la sua vicenda umana alla propria di allievo e educatore, e a un viaggio di testimonianza sui luoghi dei nuovi esperimenti di convivenza in Italia.

«"Un uomo con un piede nel sogno e uno nella realtà". È il don Giovanni Bosco da cui prende le mosse la storia raccontata in questo libro: al tempo stesso visionario e pragmatico, convinto che anche un religioso abbia il dovere di dare risposte concrete ai problemi sociali. Il suo messaggio semplice quanto rivoluzionario – allegria, studio e pietà: non serve altro – oggi risuona più forte che mai e dalla Torino dell’Ottocento arriva fino alle strade delle nostre città e ai fronti su cui si gioca il diritto al futuro, dalle periferie ai centri di accoglienza delle nuove migrazioni. Per questo Fabio Geda sceglie di raccontarlo intrecciando per la prima volta la vicenda umana di don Bosco alla propria di allievo e educatore, e a un viaggio di testimonianza sui luoghi dei nuovi esperimenti di convivenza in Italia. Ricostruzione storica, narrazione, reportage: un unico filo luminoso lega le battaglie di don Bosco deciso a conquistare un futuro per i suoi ragazzi, le disavventure di Fabio alle prese con gli adolescenti difficili delle periferie e la sfida di chi a Valdocco come a Catania sperimenta forme più efficaci di integrazione e di educazione. È lo stesso filo che lega la spiritualità e il gioco, la capacità di trovare il centro di noi stessi e quella di prenderci cura del prossimo. Giovanni Bosco, il santo che credeva nell’umanità, parla ancora a una società che ha bisogno di tornare a crederci.»

«Fabio Geda è nato a Torino nel 1972, città in cui vive tutt’ora. Dopo essersi laureato in Scienze della comunicazione, ha scelto di cambiare ambito e dedicarsi al disagio minorile in qualità di educatore, ben diversa da una posizione nella comunicazione aziendale. Per dieci anni, quindi, ha lavorato come educatore presso servizi sociali. Questa importante esperienza, Geda l’ha riversata nella sua produzione letteraria, anche se questa non si presenti mai come direttamente autobiografica. »


Comunicato stampa

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