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Al Direttore | 24 settembre 2019, 09:32

Navi in porto a Savona, Bruno (Verdi): "Che fine hanno fatto le banchine elettrificate per ridurre lo smog"

"Non basta una sola nave a basso impatto ambientale quando sulle altre non si hanno notizie certe sulla trasformazione o dismissione"

Navi in porto a Savona, Bruno (Verdi): "Che fine hanno fatto le banchine elettrificate per ridurre lo smog"

"Ieri con grande effetto al Salone Nautico di Genova la compagnia Costa insieme ai comuni di Genova e Savona nonché all'Autorità Portuale, a stare a notizie di stampa, avrebbero presentato uno studio sull'impatto delle crociere sul tessuto economico cittadino dove gli investimenti e i posti di lavoro diretti ed indiretti assumono ruoli di grande rilevanza (700 posti di lavoro, nuove navi alimentate a gas a basso impatto in arrivo, possibilità di crescita del terminal....).

In questo trionfo di notizie a cui si aggiungono i 125 milioni di euro investiti in città dal gruppo Costa, noi Verdi vorremmo ricordare alla Sig. Sindaca che poco tempo fa il Consiglio comunale ha approvato una mozione con cui si dichiara lo stato di emergenza climatica e si assume l'obiettivo di un piano per la riduzione delle emissioni.

A questa si aggiunge a stare a notizie di stampa che le navi usano il sistema "ecospray": "realtà di avanguardia nei sistemi di depurazione dei fiumi di scarico delle navi". A questo tripudio di festa e fuochi artificiali noi vorremmo che la Sindaca, il suo vicesindaco, l'assessora alle attività produttive e tutto il resto di un centrodestra inerte se non inesistente rispondessero ad una nota del 14 giugno u.s. del Comitato Savona Porto Elettrico in cui, oltre a rammentare le mancate promesse regionali sull'elettrificazione delle banchine, si chiedeva a fronte di dati documentati: 

'Questo comporta che tutte le settimane e, segnatamente, tutti i fine settimana, nel pieno cuore della città hanno stazionato e stazionano navi che mantengono in funzione i loro impianti di produzione di energia elettrica per non meno di 10/12 ore consecutive, con una potenza impegnata di 10/14 MW ciascuna. Tutti questi impianti sono alimentati a gasolio pesante (cioè a combustibile con tenore di zolfo 100 volte superiore a quello utilizzato per l’autotrazione), e sono privi di qualsiasi sistema di abbattimento delle emissioni. Da tre anni, in spregio a qualsiasi istanza per l'ambientalizzazione della situazione, è stato aggiunto il traffico di navi traghetto di tecnologia alquanto obsoleta (si stima la presenza di non meno di 4 traghetti a settimana, per tutto l’arco dell’anno, per un totale di oltre 200), che è andato ad aggravare la già compromessa situazione ambientale. La predetta situazione non solo impedisce o, quanto meno, compromette e pregiudica gravemente il normale svolgimento delle abituali attività di vita di relazione delle persone che vivono in prossimità del porto, (che non possono tenere aperte le finestre, sostare sui terrazzi, stendere il bucato o devono costantemente eliminare i residui della combustione delle suddette sostanze) e abbassa considerevolmente il livello di qualità della vita della città (per assenza di parcheggi, adeguati collegamenti stradali e per le interferenze continue fra flussi di traffico veicolare e pedonale, ecc.), ma soprattutto costituisce fonte di grave pregiudizio per la salute della cittadinanza e per la tutela dell’ambiente, in considerazione anche della strettissima prossimità del Terminal alle civili abitazioni (peculiarità del Porto savonese)".

"Come si vede il problema è di estrema complessità poiché non basta una sola nave a basso impatto ambientale quando sulle altre non si hanno notizie certe sulla trasformazione o dismissione e comunque ovviamente non immediata e quando altre navi di vecchia generazione attraccano senza problemi". 

"A seguito di questo poi dovremmo aprire il capitolo dei lavori di dragaggio su cui sono intervenuti molti residenti nella zona portuale e soprattutto dei 22 milioni di euro spesi dall'Autorità Portuale per un dragaggio atto a favorire l'attracco di sole due navi alimentate a GNL (gas naturale liquido). Sig.ra Sindaca, Sig. Toti, Sig. Rixi date una risposta a questi quesiti che investono la salute di tutte le cittadine e tutti i cittadini savonesi".

Danilo Bruno (Verdi savonesi) 

 

Lettera al direttore

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