Anche in provincia di Savona verrà estesa la figura del “Maggiordomo di quartiere”, progetto avviato in via sperimentale la scorsa estate nella città di Genova.
Durante i due mesi di attività (poi diventati tre sull’onda del successo ottenuto) due operatori precedentemente selezionati e formati hanno mantenuto attivo il servizio 50 giornate, per un equivalente di 600 ore, durante le quali hanno raccolto e consegnato 79 tra pacchi e buste, effettuato 56 interventi di semplice manutenzione, ricevuto 440 richieste d’informazioni, con una media di 21 anziani che ogni giorno si sono rivolti al Maggiordomo per piccoli aiuti o anche chiedendo semplicemente un momento di ascolto, ed un numero totale di 644 persone raggiunte nei tre mesi di attività.
In provincia di Savona saranno 3 gli sportelli previsti dal bando pubblico con uno stanziamento regionale di 403.000 euro dal Fondo Sociale Europeo.
“Il progetto - spiega Paolo Ardenti, vice capogruppo Lega Nord Liguria - Salvini - mira ad individuare e dare una risposta a piccole esigenze quotidiane di persone in momentanea difficoltà sociale (consegna della spesa, disbrigo di pratiche, accompagnamento, commissioni) trasformandole in opportunità lavorativa per maggiorenni disoccupati”.
I candidati maggiordomi di quartiere devono essere maggiorenni, residenti in Liguria e disoccupati con un Isee inferiore a 20mila euro, che abbiano voglia di mettersi a disposizione a sostegno della socialità di un quartiere.
“Verranno formati attraverso tirocini e work experience – continua Ardenti - dopodiché potranno prendere servizio presso i punti di ascolto, dove forniranno un vero e proprio servizio di vicinato, raccogliendo le richieste dei cittadini. La partecipazione dei Comuni e degli Enti Locali non è obbligatoria, ma ritengo comunque che più le amministrazione saranno coinvolte e parteciperanno attivamente e più i risultati finali saranno importanti. A Genova per esempio il Comune ha messo a disposizione gli spazi per la postazione di riferimento”.
Il bando è stato aperto il 24 ottobre scorso e si chiuderà il 6 dicembre prossimo e riguarda il deposito dei progetti a cura dei soggetti che gestiranno il servizio : terzo settore, comuni, imprese private, fondazioni.
Il progetto nasce su iniziativa del Vicepresidente e Assessore al Sociale Sonia Viale congiuntamente all’Assessorato alla Formazione. Ulteriori, dettagliate informazioni sono già disponibili all’indirizzo www.fse.regione.liguria.it