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Politica | 29 novembre 2019, 10:44

Quiliano, il sindaco Isetta: "La minoranza ritira l’interrogazione e impedisce di informare il Consiglio comunale sulle allerte meteo"

Consiglio comunale infuocato quello che si è tenuto martedì 26 novembre

Quiliano, il sindaco Isetta: "La minoranza ritira l’interrogazione e impedisce di informare il Consiglio comunale sulle allerte meteo"

Intervento del sindaco di Quiliano Nicola Isetta, dopo lo scontro avvenuto nella serata di martedì 26 novembre nel corso della seduta del Consiglio Comunale. Ecco le risposte puntuali degli uffici comunali e dell’amministrazione civica alle accuse mosse dal gruppo “Quiliano Domani”.

“La mia azione, quale Sindaco e responsabile della protezione civile, è sempre stata, è e sarà sempre improntata al pubblico interesse, alla tutela del territorio e della comunità di Quiliano, applicando il piano comunale di protezione civile seguendo i principi di prudenza e soprattutto di precauzione. Soprattutto a tutela dell’incolumità dei cittadini, con particolare attenzione ai bambini, agli anziani e alle fasce deboli. In occasione delle allerte meteo”, dichiara il Sindaco di Quiliano Nicola Isetta. 

“L'azione di questa amministrazione, coadiuvata dai volontari della protezione civile, dal personale comunale e dal COC, è sempre stata costante e senza respiro, alla faccia delle critiche e degli insulti che girano sui social-network, spesso ispirate da una regia “occulta”. Erano questi, in sintesi, i concetti che volevo esprimere nel corso della seduta del consiglio comunale del 26 novembre scorso, in risposta all’interrogazione presentata nelle scorse settimane dal gruppo di minoranza “Quiliano Domani”, circa una mia presunta errata chiusura delle scuole di Quiliano, avvenuta il 15 ottobre scorso. Peccato solo che, in modo analogo, si era già comportato il precedente Sindaco, rispettivamente in data 1 marzo 2018 e 29 ottobre 2018.”

“Nel corso della seduta consiliare”, prosegue Isetta, “il capogruppo Rodolfo Fersini ha invece letto una dichiarazione scritta nella quale, oltre a una premessa piena di solidarietà e buonismo con anche un paio di affermazioni sibilline, ha annunciato il ritiro dell’interrogazione. Inoltre si è fermamente opposto, anche dopo una sospensione della seduta, richiesta da altri componenti del suo gruppo di minoranza che volevano consultarsi, alla mia proposta di relazionare sulle allerte meteo degli ultimi mesi, e soprattutto su tutto il lavoro svolto dal comune di Quiliano, a fronte di questa gravissima emergenza che colpisce il nostro territorio”.

“Di contro”, prosegue il Sindaco, “compiendo un gesto alquanto singolare il gruppo consiliare “Quiliano Domani” ha tolto l’opportunità al sottoscritto di conoscere, attraverso il canale istituzionale ufficiale che è il Consiglio Comunale, lo stato dei fatti. E non di certo, ribadisco, attraverso le pseudoinformazioni e le fake news messe in circolazione sui social network. In questo modo la minoranza si è pure sottratta all’occasione di affrontare in sede consiliare un civile confronto democratico su questi temi attualissimi che coinvolgono tutto il nostro territorio Ma non saranno questi gesti a ostacolare il nostro percorso amministrativo di trasparenza e legalità, che prevede la revisione e aggiornamento del Piano comunale di protezione civile, in relazione alle dinamiche emerse, in una logica evolutiva e adeguamento all’attuale contesto territoriale, amministrativo e gestionale. Ad ogni modo, visto che proprio il gruppo consiliare “Quiliano Domani” aveva precedentemente diffuso il testo integrale della propria interrogazione datata 31 ottobre 2019 a tutte le testate giornalistiche locali, faccio altrettanto, proponendo di seguito la risposta tecnica del responsabile dell’ufficio tecnico comunale Ing. Giulio Mesiti e il riscontro finale di questa amministrazione". 

Come risulta infatti dalla relazione dell’ufficio tecnico, “il “Piano Comunale di Emergenza – Stralcio Rischio meteo-idrogeologico”, approvato dal consiglio comunale nel 2015, prevede una rete di monitoraggio strumentale ed un presidio territoriale, che consentono, in corso di evento, di porre in essere le necessarie azioni di salvaguardia a tutela della pubblica incolumità, qualora, a seguito dei dati forniti dagli indicatori strumentali e/o di presidio, si passi in una situazione di allarme, indipendentemente dallo stato di allerta. In virtù di ciò il Piano prevede, tra l'altro, che le scuole rimangano normalmente aperte, salvo diversa disposizione sindacale (potere di ordinanza contingibile e urgente, attivabile dal Sindaco, coadiuvato dal COC, in qualsiasi caso ciò risulti necessario). Secondo le disposizioni del Piano, le azioni di salvaguardia di cui sopra vanno poste in atto tramite specifiche procedure attuate in sede di COC, che coinvolgono risorse umane, risorse strumentali, mezzi”.

“Tra le prime azioni previste dalle citate procedure”, prosegue l’Ing. Mesiti, “preme evidenziare la valutazione delle risorse umane, strumentali e dei mezzi disponibili, finalizzata a valutare se le risorse disponibili consentano la corretta attuazione delle procedure medesime.” E in riferimento “alle allerte del 15 e del 21 ottobre 2019”, spiega il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, “le previsioni emesse da ARPAL (con particolare riferimento ad intensità e quantità di pioggia, parametri di maggior sensibilità per i bacini del nostro territorio) in entrambi i casi portavano a ritenere come altamente probabile il verificarsi di fenomeni critici a cavallo dell'inizio dell'orario scolastico mattutino”. 

Non solo. “Sempre in occasione delle allerte del 15 e 21 ottobre 2019”, rileva puntualmente l’Ing. Mesiti, “le valutazioni effettuate sulle risorse disponibili indicavano: un’oggettiva carenza di risorse umane rispetto a quanto necessario per una corretta attuazione delle procedure previste dal Piano, soprattutto in termini di presenza di forze dell'ordine; problematiche sulla trasmissione dati da parte della stazione di misura pluviometrica “Tagliate”, indicatore fondamentale per l'intero bacino del torrente Trexenda-Quiliano; il non completamento delle verifiche sul corretto inserimento nel sistema di messaggistica dei recapiti telefonici delle famiglie degli alunni (da poco trasmessi dalle varie istituzioni scolastiche considerata la vicinanza all'inizio dell'anno scolastico)”.

“Come già in analoghe situazioni presentatesi in passato” aggiunge il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, “queste valutazioni hanno suggerito il prevalere di un principio di precauzione rispetto alle procedure ordinariamente previste dal Piano, concretizzatosi con l'emissione di Ordinanze sindacali di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado sul territorio comunale”. Un altro problema sollevato dalla minoranza consiliare è stato quello relativo degli orari di emissione delle ordinanze del sindaco. Puntuale è, anche in questo caso, la precisazione dell’ufficio tecnico comunale: “Proprio per la straordinarietà dei provvedimenti del sindaco, vista la particolare situazione previsionale e di contesto, in sede di COC si è ritenuto opportuno attendere gli eventuali aggiornamenti dei bollettini meteo, che, se e quando necessari, vengono emessi alle ore 18”.

Anche le scelte compiute a proposito delle strutture sportive private trova un suo fondamento. Come evidenzia infatti l’Ing. Mesiti, “tali strutture, in quanto attività non aperte al pubblico ma riservate a fruitori in qualche maniera associabili all'attività stessa, per prassi sono sempre state considerate alla pari delle attività commerciali od artigianali. Quindi, proprio in applicazione del vigente Piano comunale di protezione civile, dobbiamo mandare anche a queste strutture le comunicazioni relative all’evento e al rispetto dei piani di emergenza interni”. Ma questa è una scelta discrezionale? Assolutamente no. Ed è proprio l’ufficio tecnico a precisarlo, facendo riferimento ad un’ordinanza emessa dal precedente sindaco. “Per prassi si è sempre ritenuto” risponde infatti Mesiti, “che l'utilizzo di edifici e strutture private sia regolamentato dall'Ordinanza 122/2015, “a salvaguardia della tutela della pubblica incolumità relativa alla disciplina di misure di autoprotezione costituite da prescrizioni e divieti per i cittadini residenti nelle aree individuate a rischio idrogeologico”, fermo restando il potere di ordinanza contingibile e urgente attivabile dal Sindaco, coadiuvato dal COC, in qualsiasi caso ciò risulti necessario".

E i disagi determinati dall’annullamento dell’esercitazione civile programmata per le scuole di Quiliano? Su questo punto, la risposta dell’ufficio tecnico comunale è lapidaria: “L’evento era previsto da tempo, nel quadro delle iniziative della “settimana nazionale della protezione civile”. Ma a seguito dell’emissione dell’allerta meteo del 15 ottobre 2019,” conclude l’Ing. Giulio Mesiti, “per un principio di precauzione, se non di semplice buon senso, vista la vicinanza tra le due date si è preferito evitare il rischio di generare tra la popolazione confusione tra l'esercitazione e l'allerta"

Anche il sindaco di Quiliano Nicola Isetta non manca di rimarcare, nella propria relazione, che spetta al primo cittadino il dovere di “coordinare l’emergenza, avvalendosi del piano di protezione civile, in stretto raccordo e sinergia con la propria struttura comunale (COC)”. “Ritengo doveroso,” evidenzia Isetta, “rivendicare l’importanza del ruolo e della funzione del COC, sia nella presenza dei rispettivi componenti e sia in quella di organismo collegiale. Rivendico altresì la necessità di comprendere e di rispettare il delicato lavoro di questo organo istituzionale che, in realtà come i componenti della struttura amministrativa del Comune di Quiliano, svolge questa attività in integrazione ad altre competenze di attività istituzionali”.

“Colgo l’occasione” prosegue il sindaco “per ringraziare i componenti del COC per il prezioso e fondamentale contributo dato in questi mesi. Ringrazio inoltre i Volontari dell’Associazione Protezione Civile Quiliano, i Volontari della Croce Rossa, i componenti del comando della stazione dei Carabinieri, la Polizia Municipale Comunale e i dipendenti comunali interessati. Siamo convinti e consapevoli che la Protezione Civile non rappresenti solamente un’azione del Comune, bensì costituisca un’azione comune di tutti”. Proseguendo nella propria esposizione, il sindaco Isetta prende poi le mosse dal “Piano di Protezione Civile Emergenza Rischio Idrogeologico importante che ha seguito nei suoi anni e nelle diverse legislature un suo iter amministrativo e partecipativo”.

Impressionanti poi sono i dati delle allerte meteo riferiti al periodo dal 1° giugno 2019 fino a tutto il 26 novembre 2019: Mese di luglio 2 eventi - 1 allerta gialla - 1 allerta gialla/arancione Mese di settembre 3 eventi - 2 allerta gialla - 1 allerta gialla /arancione Mese di ottobre 4 eventi - 1 allerta gialla - 2 allerta gialla/arancione - 1 allerta gialla/arancione/rossa (durata evento 5 giorni) Mese di novembre 6 eventi - 1 allerta gialla - 4 allerta gialla/arancione - 1 allerta gialla / arancione / rossa.

“La relazione dell’Ing. Mesiti” riprende ad illustrare il sindaco di Quiliano “ha motivato le ragioni per le quali, coadiuvato dal COC, in riferimento alle allerte del 15 e 21 ottobre 2019, ho deciso di emettere un’Ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado del nostro Comune. Peraltro, già altre volte nel recente passato, il 1° marzo e il 29 ottobre 2018, è stata emessa l’Ordinanza Sindacale di chiusura delle scuole, in condizioni di allerta.” In risposta ai rilievi della minoranza sulla mancanza di “celerità di decidere”, il sindaco Isetta precisa di ritenere “che sia del tutto evidente l’incomparabilità tra un Sindaco che ha scelto,“in allerta arancione e rossa, a prescindere, decide di chiudere le scuole” e quello che invece, di volta in volta, nella consapevolezza di gestire un rischio pianificato, “verifica le condizioni del valore assunto dagli Indicatori di Contesto (previsioni) e dagli Indicatori di Stato (osservazioni) e le risorse disponibili in grado di consentire la corretta attuazione delle procedure del Piano di Protezione Civile Comunale”.

“Alla luce di tali criticità”, prosegue il primo cittadino di Quiliano, “a seguito del suo insediamento, questa Amministrazione Comunale ha quindi avviato nelle sue diverse fasi un’intensa attività di confronto sulle diverse esperienze maturate in sede di applicazione e gestione del Piano tra il COC e la Fondazione CIMA. Nel contempo abbiamo avviato uno specifico confronto con la Direzione Didattica dell’Istituto Comprensivo di Quiliano. Aspetti, questi, che continueranno nei prossimi mesi. Tale intervento è stato sviluppato nello spirito di pianificare possibili criticità e aggiornamenti applicativi del Piano di Protezione Civile Comunale (rischio idrogeologico), al fine di predisporre, attraverso un percorso partecipativo, una nuova fase di esercitazione e informazione, coinvolgente la popolazione e i diversi plessi scolastici".

Non si deve infatti dimenticare il fatto che “la gestione e il continuo aggiornamento del Piano d’emergenza di Rischio Idrogeologico” dichiara il sindaco Isetta “richiedono l’impiego di adeguate risorse umane e finanziarie, e devono costituire il punto d’arrivo di un percorso partecipato con tutti i soggetti coinvolti, in un quadro evolutivo pluriennale. Sarà dunque nostra cura predisporre i necessari periodici confronti ed eventuali aggiornamenti necessari”. “Intendiamo pertanto proseguire” aggiunge il primo cittadino di Quiliano “nell’attività di collaborazione con la Fondazione CIMA (Centro Internazionale Monitoraggio Ambientale) nei settori della Protezione Civile, della previsione meteo-idrologica e della previsione, prevenzione e lotta agli incendi boschivi, nonché alla promozione, allo sviluppo e alla diffusione di conoscenze più approfondite e diffuse in tali ambiti. Questi indirizzi sono peraltro già presenti nelle Linee Programmatiche di Mandato 2019/2024 e sono stati ulteriormente sviluppati nella Nota di Aggiornamento al Documento Unico di Programmazione 2020/2022 adottata dalla Giunta Comunale nella seduta del 18 novembre 2019, e che verrà presto sottoposta – assieme al Bilancio di previsione 2020/2022 – all’esame ed approvazione del Consiglio Comunale. Intendiamo quindi proseguire la gestione delle allerte seguendo le indicazioni del Piano Comunale di Protezione Civile Emergenza del rischio Idrogeologico, eventualmente aggiornato”.

E le scuole chiuse, che hanno suscitato la reazione del gruppo “Quiliano Domani”? “Come sindaco”, risponde con fermezza il sindaco Nicola Isetta, “ho la piena consapevolezza del fatto che, seguendo le indicazioni del Piano, “gestisce un rischio pianificato”. Pertanto rivendico il dovere /diritto di valutare (avvalendosi del supporto del COC), nelle diverse situazioni, che le risorse disponibili e le condizioni presenti siano funzionali alla corretta applicazione del Piano e all’attuazione della pianificata messa in sicurezza della comunità amministrata”.

“Di conseguenza” conclude Isetta, “in presenza di motivazioni congrue e basate su effettivi riscontri, rivendico il dovere / diritto di poter far prevalere il principio di precauzione, rispetto alle procedure ordinarie previste dal Piano, attuando provvedimenti contingibili e urgenti finalizzati a prevenire disagi alla popolazione e a salvaguardia della pubblica incolumità con relativo provvedimento di chiusura delle scuole”. 

Comunicato stampa

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