Sanità - 19 dicembre 2019, 14:48

Piccole cose che fanno la differenza (non soltanto per il sorriso)

Un biologo marino che ci ha dato alcune istruzioni su come selezionare i rifiuti da raccogliere ed ha evidenziato quanto fosse importante concentrarsi non soltanto su oggetti di grandi dimensioni

Piccole cose che fanno la differenza (non soltanto per il sorriso)

Cari lettori di Savona News, domenica mattina, insieme alla Condotta Slow Food di Albenga, Finale e Alassio (di cui mia moglie è fiduciaria) e ad altre associazioni, ho partecipato all’iniziativa del Comune di Pietra Ligure per la ripulitura delle spiagge. Dotati di guanti e sacchetti sono stati coinvolti grandi e piccini per raccogliere alcuni dei rifiuti portati a riva dalle recenti mareggiate.

Un biologo marino che ci ha dato alcune istruzioni su come selezionare i rifiuti da raccogliere ed ha evidenziato quanto fosse importante concentrarsi non soltanto su oggetti di grandi dimensioni (quali bottiglie, scatole ecc.) ma soprattutto sulle microplastiche, come pezzettini di polistirolo, frammenti di stoviglie monouso, cannucce ecc. poiché questi rifiuti sono i primi ad entrare nella catena alimentare (ed è poi facile ritrovarceli nel piatto…).

Così indirizzato, in circa due ore, non mi è stato difficile raccogliere una discreta quantità di rifiuti plastici e l’insieme delle persone partecipanti ha potuto accatastarne un camioncino.

Questa attenzione al dettaglio mi ha fatto pensare come piccoli particolari possono fare la differenza tra sano e dannoso, esattamente come succede in bocca: ad alcuni miei nuovi pazienti, talvolta, sembra eccessivo che io utilizzi i binocoli ingrandenti, anche solo per una semplice seduta di igiene orale professionale; invece riuscire a rimuovere anche piccoli residui di tartaro fa la differenza: sullo “sporco”, anche se poco, si attacca più facilmente altro “sporco”, per cui l’effetto benefico della pulizia durerà meno. La stessa cosa vale quando, a costo di sembrare noiosi, ogni volta facciamo provare ai nostri pazienti le corrette tecniche di spazzolamento: invece alla maggioranza delle persone risulta utile correggere quei piccoli errori tecnici che si acquisiscono, involontariamente, tra una seduta e l’altra.

I risultati sono tangibili: molti miei pazienti entrano nella categoria “primi della classe” e, al successivo controllo, non hanno necessità di fare detartrasi. Questo, oltre ha premiarli economicamente (la seduta di semplice controllo da me è gratuita) li preserva da gengiviti, parodontiti, carie…

Quindi, che si parli di una bocca o di una spiaggia, il mio messaggio è questo: i particolari fanno la differenza!

Buona settimana a tutti e, se avete domande su argomenti che non trovate sul mio sito www.attiliovenerucci.it , potete scrivermi a: dottore@attiliovenerucci.it  .

 

Buona Domenica!

Dr. Attilio Venerucci

Prof. A contratto c/o

Master in Laser Dentistry

Università degli Studi di Genova

 

Attilio Venerucci

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