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Politica | 14 gennaio 2020, 10:59

Carenza infrastrutture, il sindaco di Albenga Tomatis: "Dobbiamo fare sistema"

"Chiedo ai rappresentanti politici di svestirsi dalla propria maglia e di lavorare tutti insieme"

Carenza infrastrutture, il sindaco di Albenga Tomatis: "Dobbiamo fare sistema"

Anche il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis è intervenuto nella giornata di ieri durante il Consiglio comunale straordinario che si è tenuto ad Alassio relativo al problema dei trasporti e delle infrastrutture in Liguria.

“Il Pontente Ligure sta vivendo un momento di grande difficoltà per una mancanza di programmazione e di interventi sulle infrastrutture che dura da decenni - commenta Tomatis - È importante pensare all’Albenga-Carcare-Predosa (perché non dimentichiamo che i nostri turisti e i nostri prodotti viaggiano su gomma), al raddoppio ferroviario, soprattutto se fatto in funzione della realizzazione di una pista ciclabile, ma tutto questo non è sufficiente". 

"Sicuramente dobbiamo augurarci di poter vedere queste infrastrutture, ma, ammesso che verranno fatte, non saranno realizzate certamente domani, invece tra 6 mesi arriverà l’estate e noi saremo nella stessa situazione in cui siamo stati in questi giorni. È importante, quindi, creare un tavolo permanente di tutti i sindaci per affrontare questa situazioni e trovare soluzioni che possano aiutarci ad affrontare queste tematiche anche nell’immediato mentre, naturalmente, continueremo a lavorare per la realizzazione di quelle infrastrutture che necessitano di tempistiche più lunghe". 

"Da oggi all’inizio dell’estate dobbiamo vederci regolarmente per valutare tutte le criticità che inevitabilmente si verificheranno come tutti gli anni nel periodo estivo - prosegue - Dobbiamo creare un tavolo trasversale e recuperare quell’eticità morale che una volta la politica aveva e che oggi, forse, ha perso. Non si può fare opposizione gettando fango su una realtà turistica solo perché viene amministrata da una parte avversa". 

"È impensabile che in realtà come quella albenganese - che ha vissuto nelle vacanze di Natale un momento di particolare successo anche grazie all’intervento degli imprenditori locali - far passare per una settimana non il fatto che è diventata un punto di attrazione turistica, ma che sono stati rotti i vetri di alcune macchine. Questo non ha senso. Fino a che non ci spoglieremo da questo becero modo di fare politica non andremo da nessuna parte perché se Alassio realizza un evento importante si riempiono le seconde case di Albenga e viceversa". 

"Dobbiamo pensare in termini di comprensorio, dobbiamo tornare a ragionare in termini più ampi. Noi siamo la Riviera, per anni abbiamo avuto la presunzione di bastare a noi stessi, oggi non è più così, perché il turista cerca un’offerta più ampia - continua - Dobbiamo fare sistema e chiedo ai rappresentanti politici di svestirsi dalla propria maglia e di lavorare tutti insieme". 

"C’è anche un altro problema – conclude il primo cittadino - Noi oggi diamo della Liguria un’immagine pessima, l’immagine di una Regione dove è addirittura pericoloso venire. Dobbiamo investire in marketing. Non si può pensare che la promozione turistica della Liguria sia fatta con i bollini adesivi sui nostri marciapiedi. Dobbiamo, invece, essere presenti negli aeroporti di tutto il nord Europa, non come Albenga, Alassio o Imperia, ma come Liguria. Questo è un investimento che deve essere fatto per sopperire a un danno all’immagine che in questo periodo la Liguria ha subito".

Comunicato stampa

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