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Attualità | 10 febbraio 2020, 10:54

Cairo celebra il "Giorno del Ricordo": un minuto di raccoglimento davanti al Monumento ai Caduti

Oggi, lunedì 10 febbraio, alle ore 18 in piazza della Vittoria

Cairo celebra il "Giorno del Ricordo": un minuto di raccoglimento davanti al Monumento ai Caduti

Oggi, lunedì 10 febbraio, il comune di Cairo Montenotte celebra il "Giorno del Ricordo". L'appuntamento è fissato per le ore 18 in piazza della Vittoria, davanti al Monumento ai Caduti, per osservare un minuto di raccoglimento. 

Il "Giorno del Ricordo" è una solennità civile nazionale italiana istituita con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, per conservare e rinnovare «la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale», quando tra il 1943 e il 1947 migliaia di italiani persero atrocemente la vita nelle stragi iugoslave perpetrate dall'esercito di liberazione di Tito.

Commenta in una nota il sindaco di Cairo Paolo Lambertini: "Il 10 febbraio si celebra il Giorno del Ricordo, istituito con larghissima maggioranza dal Parlamento nel 2004, per ricordare la tragedia delle foibe e dell’esodo degli italiani da Istria, da Fiume e dalla Dalmazia, eccidi ai danni della popolazione italiana che si verificarono tra il 1943 e il 1947 per mano dei partigiani jugoslavi. Si tratta di pagine decisamente tragiche della nostra storia, dove odio e orrore sembrano aver avuto la meglio sull’umanità, pagine a lungo rimaste nel silenzio, ma che, come ha ricordato il Presidente Mattarella, grazie alla lotta strenua degli esuli e dei loro discendenti, stanno uscendo dal cono d'ombra ed entrando a far parte della storia nazionale, accettata e condivisa". 

"Il ricordo si oppone alla dimenticanza. Dovere verso le vittime, per impedire che cadano nell’oblio. Dovere verso i sopravvissuti. Dovere verso l’intera società, affinché non si ripetano mai più certi eventi. Condivido le parole del Capo dello Stato: “Alle vittime di quella persecuzione, ai profughi, ai loro discendenti, rivolgo un pensiero commosso e partecipe. La loro angoscia e le loro sofferenze non dovranno essere mai dimenticate. Esse restano un monito perenne contro le ideologie e i regimi totalitari che, in nome della superiorità dello Stato, del partito o di un presunto e malinteso ideale, opprimono i cittadini, schiacciano le minoranze e negano i diritti fondamentali della persona. E ci rafforzano nei nostri propositi di difendere e rafforzare gli istituti della democrazia e di promuovere la pace e la collaborazione internazionale, che si fondano sul dialogo tra gli Stati e l'amicizia tra i popoli." Non dimentichiamo mai di essere uomini civili, uomini con un passato da conoscere e un avvenire da costruire insieme" conclude il primo cittadino cairese. 

Redazione

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