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Politica | 20 marzo 2020, 15:50

Coronavirus: i sindaci di Altare e Cosseria tra chiusura dell'ospedale e misure di contenimento della malattia

Dai due sindaci una missiva indirizzata per conoscenza al Presidente Regione Liguria Giovanni Toti, al Dipartimento Protezione Civile, alla Direzione ASL 2, alla Direzione ALISA, al Prefetto di Savona Dr. Antonio Cananà e al Presidente della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri

Coronavirus: i sindaci di Altare e Cosseria tra chiusura dell'ospedale e misure di contenimento della malattia

Il sindaco di Cosseria Roberto Molinaro (nonché consigliere di ANCI Liguria) ed il sindaco di Altare Roberto Briano scrivono alla Regione Liguria in merito all'importanza che l'ospedale di Cairo Montenotte riveste su tutto il territorio valbormidese.

Nella missiva, indirizzata per conoscenza al Presidente Regione Liguria Giovanni Toti, al Dipartimento Protezione Civile Regione Liguria, alla Direzione ASL 2, alla Direzione ALISA, al Prefetto di Savona Dr. Antonio Cananà e al Presidente della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri, si legge: "Stiamo affrontando un'emergenza di una gravità assoluta contro un nemico subdolo e invisibile.

Ogni iniziativa presa per bloccare il contagio e per poter assistere le persone contagiate dal COVID 19 è lodevole e siamo perfettamente consci che queste decisioni siano inoppugnabili vista l'urgenza e il costante aumento di persone riscontrate positive e per il drammatico numero di decessi che questo flagello sta causando.Non riusciamo a comprendere perchè ci venga comunicata la chiusura dell'ospedale a decisione già avvenuta; questo provvedimento si traduce nell'ennesima tegola in testa per la nostra Valbormida, anche in relazione della precarietà delle nostre arterie viarie e della complessa morfologia del nostro territorio.AI nostri concittadini è difficile far capire che gli ospedali nei cinque continenti vengano costruiti in poche settimane per poter ospitare i probabili contagiati, mentre in Valbormida l'unico presidio ospedaliero verrà chiuso.La Valbormida Ligure ha 19 Comuni con 42.000 abitanti ma in senso lato la Valbormida comprende 60 comuni perchè si estende nelle province di Cuneo, Alessandria ed Asti; il bacino di utenza è di conseguenza molto più grande.Se fortunatamente vi sono pochi casi conclamati in Valbormida deve restare aperto il Punto di Primo Soccorso proprio per scongiurare il fenomeno del pendolarismo pericolosissimo in questo periodo, periodo che ad oggi non si ha la minima previsone di fine emergenza.Vi è carenza di personale sanitario specializzato? SI opti per richiedere il sostegno di personale medico militare come avviene in altre Regioni flagellate dal virus.Se non vi sono altre opzioni ci adopereremo attivamente per tutto ciò che rientra nelle nostre facoltà istituzionali ma ripetiamo il nostro grido di allarme e auspicio che non si chiuda il Punto di Primo Intervento, poichè è storia recente ed ancora purtroppo attuale che l'apertura dell'autostrada A6 nel tratto che ci riguarda Savona - Altare e viceversa è condizionata dal costante monitoraggio di sosfisticati sensori i quali, in caso di movimento franoso lanciano l'allarme è il tratto viene immediatamente chiuso; se poi malauguratamente accadesse l'ennesima frana sulla Sp 29 del Colle di Cadibona, noi resteremmo isolati come mai in precedenza.Un appello già annunciato sui quotidiani dal sindao Galliano di Bormida e che ci sentiamo di avvallare è che ci vengano comunicati dall'ASL il numero di persone poste in isolamento preventivo o a seguito di contagio.Per noi è estremamente necesario essere aggiornati sui dati al fine di capire quali altre misure dovremmo adottare.Ci dissociamo da una lettura politica della presente, apprezziamo tutto il lodevole sacrificio di Regione Liguria, della Provincia di Savona, dei nostri colleghi Sindaci, di ANCi, degli sforzi sovrumani nella lotta al contrasto di questa pandemia  da parte del personale sanitario, delle Forze dell'Ordine, Vigili del Fuoco, di tutti i Volontari del pubblico soccorso, della Protezione Civile, dei semplici ma preziosi volontari spontanei e ringraziamo anche tutti i lavoratori che per la loro mansione sono costretti ad avere contatti col pubblico.Non saremo certamente noi a provocare intralci alla macchina sanitaria operativa; chiedo solo compassione per la Valbormida e per coloro che eroicamente vi risiedono. La regola da rispettare: stiamo a casa!Un caro saluto."

Redazione

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