"Continuano incessanti le segnalazioni da parte dei cittadini ingauni, che indicano costantemente la presenza di assembramenti in varie zone della città da parte di extracomunitari e spacciatori. Questi individui, non curanti dell’imperativo categorico dettato dal Governo e ribadito dai media nazionali e internazionali di 'Restare a casa' si impadroniscono di intere zone cittadine per spacciare e porre in essere atti vandalismo, spesso ubriachi si aggirano per il centro cittadino per i viali e in altre zone, in barba ai decreti ministeriali e ai residenti che rispettano i divieti e menefreghisti in ordine alla possibilità di trasmettere il virus, 'che schifo'". Così il consigliere comunale del gruppo Lega Roberto Tomatis, a seguito delle decine di segnalazioni da lui ricevute da cittadini, grazie al filo diretto (339.7712376) aperto circa un mese fa che "con tanto di foto, documentano la presenza di extracomunitari e spacciatori che, indisturbati bevono, chiacchierano e spacciano, in particolare nella zona di viale Pontelungo, nel centro storico e sul lungo Centa".
"Questa mattina gli zingari si aggiravano tranquillamente in piazza del Popolo allarmando le poche persone che erano uscite di casa nel rispetto dei dispositivi ministeriali – sottolinea il consigliere Tomatis – Considerato che l’amministrazione comunale, purtroppo ancora una volta si dimostra sorda e incapace di dare una risposta ad un problema che sta creando ulteriori disagi, aumentando il livello di insicurezza generale, per di più in un momento di grave emergenza, sono costretto a rivolgermi direttamente al Prefetto. E’ necessario che s’intervenga in maniera tempestiva, mettendo a disposizione uomini e mezzi adeguati per mettere fine a comportamenti che, oltre a contraddire disposizioni ministeriali che costituiscono un reato penale, mettono a serio rischio la salute delle persone. Ritengo che l’unico rimedio che possa arginare questo fenomeno che indigna e umilia ulteriormente tutta la popolazione sia la presenza dell’Esercito nelle vie della città, la situazione è al limite".