Assistenza domiciliare ai malati di Covid-19, dalla Regione le indicazioni su come avverrà

Come annunciato ieri sera durante il punto stampa della Regione, da questa settimana saranno attivate le prime procedure per sviluppare l'assistenza domiciliare alle persone affetta dal virus Covid-19.

Le prime novità arriveranno nell'area metropolitana di Genova, con 10 squadre Gsat attive una per distretto due per i distretti più popolosi ed altre due dedicate alle vallate Scrivia e Trebbia, le quali visiteranno i pazienti a domicilio dopo la segnalazione effettuati da questi ultimi al 118 o al 112. A queste squadre se ne aggiungeranno altre dieci per effettuare i tamponi.

Nell'opera di espansione della sanità in arrivo nuovi infermieri, assistenti sanitari, oss, centralinisti per smistare le richieste in arrivo e un medico in più ogni 5 negli uffici igiene, per contattare via via le persone che vengono isolate in casa.

Ma quale sarà la procedura da seguire per i pazienti? Innanzitutto occorrerà telefonare al 112 ed effettuare il triage telefonico per individuare i sintomi. Dopodichè, nel caso, avverrà la visita di una squadra Gsat che stabilirà il ricovero o l'assistenza a domicilio. A quel punto il medico di famiglia del paziente verrà avvertito per farsene carico e avrà a disposizione un numero che è stato istituito dalla Clinica universitaria del San Martino per concordare le migliori terapie.

Questo accordo prevede anche, se necessario, la distribuzione e somministrazione di farmaci che vengono usati normalmente solo in ospedale.

"Dopo aver creato il maggior numero di posti letto possibile in tutta la Liguria e raggiunto il più ampio numero di terapie intensive in Italia rispetto agli abitanti della nostra regione - commenta il governatore Giovanni Toti -, stiamo intensificando l’assistenza territoriale perché in questa fase è importante anche lavorare su questo".

"Per contrastare un’emergenza straordinaria servono risposte straordinarie che purtroppo non si creano da un giorno all'altro, come molti strumentalmente fanno credere. Siamo nel pieno di una pandemia, non nel picco di una semplice influenza stagionale: il nostro sistema sanitario è messo a dura prova, sta reagendo molto bene e continuerà a fare il massimo per garantire a tutti i liguri le cure di cui hanno bisogno. Grazie a loro nessuno verrà lasciato solo" ha concluso il presidente della Regione.