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In Breve

| 01 aprile 2020, 18:15

Costa Luminosa a Savona, la preoccupazione della vice presidente dell''Associazione Esperti Ambientali: "La nave non può essere spostata distante dalle case?"

Antonella Fabri, esponente del Comitato Savona Porto Elettrico ha inviato una lettera per segnalare le problematiche legate alle emissioni della nave

Costa Luminosa a Savona, la preoccupazione della vice presidente dell''Associazione Esperti Ambientali: "La nave non può essere spostata distante dalle case?"

"Ci chiediamo come mai queste operazioni non possono essere svolte in un'altra postazione, attualmente la nave è attraccata ad una banchina molto prossima alle abitazioni, per la manutenzione straordinaria si potrebbe pensare di attraccarla agli Alti Fondali più distante dalle abitazioni".

L'ingegner Antonella Fabri, vice presidente Associazione italiana Esperti Ambientali ed esponente del Comitato Savona Porto Elettrico, intervenuta a BRG Radio, ha inviato nella giornata di ieri una lettera ad Autorità Portuale, Capitaneria di Porto e Arpal in merito alla presenza della Costa Luminosa in porto a Savona con la richiesta di spostamento per evitare problemi per la salute dei cittadini già evidenziati da un ulteriore lettera scritta dal Comitato e inviata nelle settimane scorsa ai soggetti già coinvolti e ad Asl, Regione, Provincia e al sindaco Caprioglio.

Proprio la prima cittadina, che ha partecipato ieri al Comitato di Igiene e Sicurezza del Lavoro del comprensorio di Savona e Vado Ligure indetto dall'Autorità di Sistema Portuale, oltre a spiegare che sono iniziate le operazioni di sanificazione a a bordo ha provato a rassicurare i savonesi.

"In merito all'emissione dei fumi, la nave brucia combustibile a basso tenore di zolfo e l'impatto è bassissimo poiché la nave è in funzione ridotta. Rassicurazioni sono state fornite anche per le acque reflue e il trattamento dei rifiuti. In tema di impatto ambientale sono state fornite, quindi, ampie garanzie".

"Personalmente come cittadina ho scritto chiedendo l'allontanamento della nave e spostarla dalle case, ha i motori accesi perché non c'è alimentazione da terra, se fossero state elettrificate le banchine non avremo avuto niente da dire, invece da utilizzano un combustibile pesante e da classificazione dello Iarc sono cancerogeni accertati dall'uomo, questi motori girano 24 ore su 24 giorno e notte. Ci fanno piacere le rassicurazioni ma in ambito tecnico il molto e il poco non vogliono dire nulla, ci dicano perché dobbiamo stare tranquilli sulla qualità delle emissioni, non sappiamo portate, il tipo di combustibile utilizzato, la concentrazione degli inquinanti. La cittadinanza ha diritto di avere dati, devono dimostrare che non c'è nessun pericolo, non sappiamo quanto dureranno queste operazioni e quanto rimarrà a Savona" continua Antonella Fabri.

"Non so a che regime vada questo motore, ma la cittadinanza deve richiedere rassicurazioni sui numeri e non sullo 'state tranquilli" conclude la vice presidente dell'Associazione Italiana Esperti Ambientali.

 

Luciano Parodi

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