Politica - 06 aprile 2020, 18:45

La Sanità nel ponente ligure ai tempi del Covid-19: il pensiero della Federazione Provinciale del Psi

"Sì alla Sanità Pubblica, chi ha colpe dovrà rispondere, i cittadini lo pretenderanno"

La Sanità nel ponente ligure ai tempi del Covid-19: il pensiero della Federazione Provinciale del Psi

"La drammatica situazione sanitaria che la nostra Regione sta vivendo in questi giorni non è dovuta solo allo tsunami della pandemia Covid-19, ha anche ragioni che affondano le radici nel nostro recente passato. La riforma sanitaria federativa Nazionale ormai da decenni ha affidato il compito alle Regioni della Gestione della Sanità, quindi a Gennaio le Regioni stante lo stato di Emergenza avrebbero dovuto dotarsi degli strumenti necessari". Si apre così la nota della Federazione Provinciale Psi di Savona in merito alla Sanità ai tempi del Covid-19.

"Che è successo in Liguria del famoso libro bianco, dopo il quale venne istituita Alisa la nuova Azienda Sanitaria Ligure che sostituì Ars, e che l’Assessore Sonia Viale decantava come un modello da esportare, un modello che ha reagito in ritardo o forse ha reagito in tempo con enormi lacune sul territorio - proseguono dal Psi - Ebbene alla luce di quanto sopra come ha gestito Alisa l’Emergenza dichiarata dal Ministero della Salute il 30 Gennaio 2020 in Provincia di Savona e di Imperia, due Provincie che hanno dovuto combattere con situazioni Sanitarie che soffrono di enormi lacune, che vengono dal presente e dal passato; vedi la Situazione e il caos che vige negli ospedali, vedi la mancanza di presidi Ospedalieri, vedi l’incomprensibile scelta della chiusura di alcuni siti Ospedalieri o il loro ridimensionamento, seguito da incomprensibili attivazioni di posti letto per emergenza Covid-19 in strutture convenzionate, o come nel caso di Cairo Montenotte presso la struttura della Scuola Penitenziaria, mentre da Alisa nessuna risposta sulla riapertura del Mios di Santa Corona, completamente ristrutturato che vantava fino a 32 posti letto, in stanze tutte dotate di condizionamento autonomo con un sistema di areazione a pressione positiva o negativa, vedi il grido d’allarme lanciato il 17 Febbraio dall’ordine degli Infermieri di Imperia “Sulla fornitura di mascherine, visori, camici e tute di protezione si è creato un corto circuito non riusciamo a capire, consapevoli della carenza, dove sia la verità tra reale carenza e cattiva organizzazione nello stabilire i rifornimenti”, vedi la situazione ancora oggi delle case di riposo, una situazione allarmante che ha messo e sta mettendo in serie difficoltà la salute dei dipendenti e degli anziani ricoverati".

"Come Federazione del Psi di Savona, premesso, che oggi il problema dovrebbe essere solamente la risoluzione della pandemia, finalizzata alla salute e l'incolumità di ogni singolo cittadino, e di tutti gli operatori sanitari che combattono contro il Virus in prima linea; non possiamo dimenticare le troppe morti e le immagini che ci hanno ricordato quanto sia importante la tragedia che ha colpito il Paese e le nostre Provincie, ed è per questo motivo che ci impone ricordare a tutti, Forze politiche, cittadini, Istituzioni che questo è il momento di unirsi e non dividersi, ma domani sarà anche il momento di trarre da questa esperienza le giuste riflessioni per capire errori e mancanze perché la sanità delle nostre Provincie deve tornare ad essere una eccellenza organizzata. Il domani dovrà vedere una stagione di crescita in termini qualitativi e quantitativi di un comparto come quello della Sanità Pubblica, che da questa immane tragedia abbiamo tutti compreso quanto sia necessaria e indispensabile. Sì alla Sanità Pubblica, chi ha colpe dovrà rispondere, i cittadini lo pretenderanno" concludono infine dalla Federazione Psi. 

Comunicato Stampa

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