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In Breve

| 28 settembre 2010, 11:42

Presentati i risultati di un’analisi delle emissioni della centrale Tirreno Power (audio)

L’analisi ha verificato se realmente il progetto di ampliamento della centrale termoelettrica (scenario post-operam) porterà ad una effettiva riduzione delle emissioni rispetto alla situazione attuale

Presentati i risultati di un’analisi delle emissioni della centrale Tirreno Power (audio)

Questa mattina, presso la Sala Rossa di Palazzo Sisto, l’Associazione di Volontariato “Uniti per la Salute” ha presentato i risultati di un’analisi delle emissioni della centrale Tirreno Power di Vado Ligure. L’analisi è stata effettuata da Terra, società di San Donà di Piave che svolge consulenze tecnico legali. L’analisi ha verificato se realmente il progetto di ampliamento della centrale termoelettrica (scenario post-operam) porterà ad una effettiva riduzione delle emissioni rispetto alla situazione attuale (scenario ante-operam).

La presidente di Uniti per la Salute Emilia Piccardo ha ribadito “la nostra associazione è formata da semplici cittadini che vogliono che le leggi vengano rispettate e ci battiamo perchè tutti abbiano diritto di vivere in un ambiente sano e pensiamo di aver già subito abbastanza. Sono tre anni che le lamentele continuano a susseguirsi, segno tangibile che qualcosa non va ed è per questo che abbiami deciso di affidarci alla perizia da parte della Società Terra Srl che è stata eseguita da Marco Stevanin e da Cinzia Ciarallo e Leonardo Barbiero”.

Le osservazioni conclusive contenute nel lavoro indicano che “la tematica è stata affrontata in modo poco trasparente” e che “le carenze principali nel confronto tra le prestazioni attuali e future della centrale stanno nel fatto che non è stata utilizzata la situazione più metodologicamente corretta per lo scenario emissivo post-operam e che sono stati utilizzati dati non omogenei”, in quanto “nella valutazione dei carichi inquinanti a seguito dell’ampliamento e della modifica dell’impianto non sono stati presi in considerazione tutti gli inquinanti che possono creare problematiche sanitarie sull’area circostante”. In definitiva, “si ritiene che da quanto riportano nello studio di impatto ambientale non sia attendibile il miglioramento ambientale generalizzato connesso all’ampliamento e alla modifica della centrale”, anzi “lo scenario post-operam è peggiorativo delle condizioni ambientali e sanitarie, fatto che mette in discussione il raggiungimento di una delle finalità strategiche del progetto e al tempo stesso la sua sostenibilità ambientale”.   Di seguito le interviste a Gianfranco Gervino, portavoce di Uniti per la Salute, e Marco Stevanin, Amministratore della società Terra.

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