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Attualità | 01 settembre 2014, 13:00

"Dipendenti ex-Ciet in attesa da mesi di ricevere lo stipendio: Alpitel e Telecom intervengano", grido d'allarme di Andrea Pasa

Sempre meno azienda di telefonia nella nostra regione, con qualità del servizio che si è deteriorata nel tempo , con condizioni di sicurezza sempre più flebili , procurando danni enormi ed arretramenti eclatanti

"Dipendenti ex-Ciet in attesa da mesi di ricevere lo stipendio: Alpitel e Telecom intervengano", grido d'allarme di Andrea Pasa

 

Ancora una volta a pagare sono i lavoratori del settore, ALPITEL intervenga per sanare i debiti” Duro attacco di Andrea Pasa nei confronti della Società Alpitel, che si occupa, per conto della Telecom Italia fino al 31 dicembre 2015, delle attività di manutenzione della rete telefonica in Provincia di Savona.

La Alpitel , Società di Nucetto (Cuneo) che già opera in altri territori, prosegue il segretario della FIOM-Cgil, ha deciso di affidare in sub appalto determinate attività in alcune zone della Provincia a due imprese piemontesi la IDRA di Magliano d’alpi e la Dial di Beinasco(TO)”.

L’Alpitel e le due aziende di sub appalto si erano impegnate con i sindacati, spiega Pasa, che:”ogni assunzione deve essere fatta tenendo conto dei lavoratori della Ciet Impianti che ha cessato l’attività a Savona lo scorso 2010 e si devono garantire standart di sicurezza e contrattuali ben precisi”.

Purtroppo, prosegue il segretario della Fiom-Cgil, la Società DIAL ad oggi, dopo pochi mesi di attività nel nostro territorio, non ha garantito nessuna di questi punti fondamentali , in primis non erogando retribuzioni ad alcuni lavoratori (maggio , giugno e luglio). La Alpitel che è l’impresa primaria di appalti , è il soggetto che ha affidato le attività alla Dial, quindi ne è responsabile e deve rispondere in solido di tutto ciò che rigurada le società di sub appalto, stipendi compresi”.

E’ necessario che direttamente la Telecom, intervenga su tale situazione, con l’obbiettivo di ripristinare al più presto le problematiche che storicamente scaturiscono quando la scelta è quella di affidare attività a sub appaltatori che si improvvisano imprenditori, in un settore altamente innovativo e tecnologicamente avanzato come quello delle telecomunicazioni. Contrariamente a Dial , l’altra Società la Idra di Magliano d’alpi si è dimostrata fino ad ora molto seria e determinata nel voler continuare le attività nel nostro territorio pur in una condizione generale del settore disastrosa”.

La Regione Liguria, sottolinea Pasa, che da sempre è convinta che il settore delle  telecomunicazioni siano una delle filiere importanti per lo sviluppo del nostro territorio , ha il dovere di intervenire sulle questioni che riguardano direttamente la qualità del servizio e quindi chi lo gestisce”.

A fine anni 90 in provincia di Savona chi si occupava di installazioni telefoniche erano più di 200 lavoratori ,dal 2001 pocopiù di 100  , oggi se ne contano meno di 50 tra azienda primaria (Alpitel , ca. 17) e società di sub appalto (IDRA c.a 13, e DIAL ca. 5/6 persona)con una qualità del servizio che si è   deteriorata  nel tempo , con condizioni di sicurezza sempre più flebili , procurando danni enormi ed arretramenti eclatanti a tutto ciò che è il mondo delle telecomunicazioni nella nostra Provincia e quindi nell’intera Regione.  

A fine 2015 , tutte le Provincie della regione Liguria andranno a gara per il rinnovo del contratto di manutenzione da parte di Telecom ; quindi dovrà essere  un momento importantissimo nella quale le Istituzioni , le Organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali , dovranno  cercare di inserire in quegli accordi clausole sociali ben definite a partire dalla salvaguardia dei livelli occupazionali e regole più stringenti sulle questioni legate al sub appalto , intervenendo direttamente con TELECOM che oggi la suona e la canta come meglio crede senza che nessun soggetto contrasti le proprie strategie industriali che in questi anni hanno prortato il settore alla desertificazione in ogni parte di Italia , pretendendo sempre e comunque dai prorpi clienti pesantissimi canoni”, conclude Pasa.

 

r.g.

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