E' in programma il prossimo 27 ottobre con un tavolo allargato anche a Enel, Assoelettrica, Federutility, Edison, Sorgenia e non solo a Tirreno Power il vertice al Mise fortemente voluto dalle organizzazioni sindacali savonesi per parlare anche della centrale di Vado.
"Pur non essendo un incontro specifico sulla vertenza 'centrale di Vado' che abbiamo chiesto al prefetto - ha sottolineato la segretaria provinciale della Cgil di Savona Fulvia Veirana - e' comunque un segnale importante perche' anche in quella occasione porteremo a conoscenza del Mise la complessa vicenda che riguarda il sito vadese".
Questa mattina una delegazione sindacale era stata ricevuta dal Prefetto di Savona Gerardina Basilicata per fissare un incontro col Mise a Roma e contemporaneamente e' stata indetta anche un'assemblea permanente dei lavoratori. Per domani e' previsto un volantinaggio al mercato settimanale di Vado e l'avvio di una raccolta di firme per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla situazione degli impianti di Quiliano - Vado. "Siamo in emergenza estrema. C'e' il rischio concreto che la centrale di Vado chiuda e non lo possiamo permettere in alcun modo. Il Prefetto ha ben compreso il rischio di un forte conflitto sociale sul territorio e si e' detto pronto nell'immediatezza a chiedere un intervento deciso da parte del Governo", ha sottolineato Maurizio Perozzi, della Rsu - Cisl.