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Solidarietà | 28 luglio 2015, 19:22

Spiagge accessibili e bandiera Lilla, ma anche i non vedenti sono disabili

La segnalazione dal vicepresidente Inmaci, Avv. Nardone:" Il sindaco Luigi Pignocca è convinto di aver eliminato alcune barriere architettoniche creando degli scivoli, cosa buona e giusta per le persone che usano la sedia a ruote, ma che è un invito al suicidio per i non vedenti, se sullo scivolo non viene posto ilsegnale tattileprescritto dalla legge"

Spiagge accessibili e bandiera Lilla, ma anche i non vedenti sono disabili

"Ci congratuliamo con Voi per le lodevoli intenzioni che Vi hanno spinto ad incentivare l’accessibilità delle spiagge liguri ai disabili motori,ma desideriamo richiamare la Vostra attenzione su alcune inesattezze che rischiano di avere effetti negativi per il turista non vedente, ma che, soprattutto, fanno una cattiva informazione."affrema il vicepresidente Inmaci Avv. Nardone.

"Nel logo delle bandiere lilla e in tutte leVostrecomunicazioni sull’accessibilità dei 10 comuni liguri si ripete un indiscutibileerrore,ovvero quello di identificare i disabili con le persone che usano la sedia a ruote. Questa identificazione è una barriera culturale stratificata nel tempo e dura a morire, rafforzata da un equivoco derivante dal simbolo internazionale dell'accessibilità che contiene esclusivamente la sedia a ruote: "dove può circolare una carrozzina -si pensa -vi è accessibilità per tutti". In realtà su 100 persone disabili solo una è costretta ad usare tale mezzo di spostamento; gli altri 99 hanno disabilità fisiche di vario tipo, minorazioni della vista o dell'udito, problemi cognitivi o relazionali."

Continua "Non a caso oggi si parla di progettazione per un'utenza ampliata. Questo errore fa sì che il Sindaco di Loano, Luigi Pignocca, sia convinto di aver eliminato alcune barriere architettoniche creando degli scivoli, cosa buona e giusta per le persone che usano la sedia a ruote, ma che è un invito al suicidio per i non vedenti, se sullo scivolo non viene posto ilsegnale tattileprescritto dalla legge, ma molto spesso dimenticato da chi esegue il lavoro. Eppure il segnale di "Pericolo valicabile" che serve ad evitare che il cieco si venga a trovare senza accorgersene in mezzo alla strada, costa poche decine di euro e può anche essere incollato sulla pavimentazione esistente. Ugualmente il Sindaco sbaglia quando afferma che il lungomare di 4 chilometri è "del tutto privo di barriere architettoniche" e che si possa "passeggiare nel porto turistico della Marina di Loano". Il non vedente che si fidasse di queste affermazioni, andrebbe incontro ad amare sorprese per la mancanza di segnali tattiliche gli consentano, sia di orientarsi per raggiungere le varie destinazioni, ma più ancora di evitare il pericolo di cadere in mare, come purtroppo è capitato a nostri soci con conseguenze talora tragiche. Sarà pure in buona fede il Signor Sindaco, ma dovrebbe sapere, o comunque dovrebbe essere informato dai suoi tecnici, che il DPR 503 del 1996 definisce barriera architettonica anche "la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l'orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi". Ne consegue chele spiagge eil porto turistico non sonoaffatto accessibilia tutti, come la legge prescrive, perché mancano segnali tattili di orientamento, come quelli del sistema "LVE", l'unico riconosciuto dalle associazioni di categoria come idoneo, nonché i segnali tattilo-vocali di arresto/pericolosul bordo delle banchine che evitano il rischio e informano il disabile visivo sulla sua posizione, esigenza segnalata ai gestori dei porti anche dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto. E per terminare, la bandiera lilla al merito del turismo accessibile è stata assegnata a 10 Comuni della Riviera ligure,in nessuno dei quali esiste anche una sola struttura ricettiva "accessibile" nel senso proprio e giuridico del termine, in quanto nessuna ci consta sia fornita di percorsi tattili e mappe a rilievoche sono gli ausili necessari a chi non vede per muoversi in tutte le parti dell'edificio "in condizione si adeguata sicurezza e autonomia", come richiesto dalla legge (DM 236/1989). A nulla servono i tasti dell'ascensore con i numeri in braille, se poi per trovare l'ascensore è necessario essere accompagnati!E il danno, veramente grave e perdurante per i disabili visivi, sta nel fatto che, sia nelle spiagge, nelle strade e nelle piazze, sia all'interno degli edifici pubblici e di quelli privatiaperti al pubblico, come centri commerciali, banche, centri sportivi, ambulatori, ecc., l'eliminazione dei gradini sia percepita come superamento delle barriere architettoniche per tutti e quindi come compito eseguito e legge rispettata. Ma non è così, ed e è essenziale che i tecnici comunali, iprogettisti, i politici e i giornalisti escano da quell'errata e limitativa identificazione, facendo ciascuno la propria parte per tendere a un mondo sempre meno pieno di barriere di ogni genere e che lo sia per tutte le persone.Le principali associazioni che hanno per legge e per Statuto la tutela e la rappresentanza dei disabili visivi, hanno costituito l'Istituto Nazionale per la Mobilità Autonoma di Ciechi e Ipovedenti(I.N.M.A.C.I.), con il compito di vigilare sul rispetto della normativa vigente e di offrire la consulenza gratuita dei propri esperti per la progettazione dei percorsi e segnali tattilo-vocali "LVE". Tutte le informazioni in materia e le Linee guida per la progettazione di LVEsono reperibili nel sito dell'INMACIwww.mobilitaautonoma.orgInoltre ci permettiamo un altro suggerimentoper una più corretta informazione: aggiornando il sito Web www.bandieralilla.itsarebbe utile indicare chiaramente,nella descrizione o nei filtri di ricerca,in base a quali elementi una struttura viene dichiarata accessibile (es. presenza di percorsi tattilo-vocali all'interno, mappe in rilievo nella hall, percorsi tattilo-vocali esterni per collegare l’hotel con i mezzi di trasporto, ecc.) Restiamo in attesa di una cortese risposta e dell'assicurazione che nessuna spiaggia, strada o struttura ricettiva e turistica sarà dichiarata accessibile a tutti se i non vedenti continueranno a rimanere esclusi da tale accessibilità.Alleghiamo una nota del Direttore Generale per il Turismo del MIBACT che ha pienamente accolto le nostre osservazioni

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