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| 08 ottobre 2007, 18:39

Finale: intitolazione strada a Monsignor Luigi Giussani

Finale: intitolazione strada a Monsignor Luigi Giussani

Associazione Culturale "Cara Beltà" Varigotti e l'Associazione Amici di San Lorenzo, Parrocchia San Lorenzo entrambe di Varigotti, informano che sabato 13 ottobre alle ore 15:30, presso l'Antica Chiesa di San Lorenzo, ci sarà l'intitolazione della strada San Lorenzo a Monsignor Luigi Giussani. Interverranno: Il Sindaco di Finale Ligure, Flaminio Richeri; il Direttore del mensile internazionale di Comunione e Liberazione "Tracce" Alberto Savorana.

Alle 16,30, presso la Parrocchia di San Lorenzo – Lungomare di Varigotti, avrà luogo il Concerto del Coro di Comunione e Liberazione di Bergamo e ascolto di testi di Don Luigi Giussani letti dall'attore Giorgio Bonino.

 

Flaminio Richeri Vivaldi Pasqua, Sindaci di Finale e Varigotti

Don Giussani, facendo del suo percorso terreno un capolavoro che ha lasciato un insegnamento morale, religioso e sociale di prima grandezza, ha amato Varigotti. A questa terra era legato ed in questo luogo ha promosso momenti di grande intensità spirituale per sé e per coloro che hanno avuto il privilegio di essergli vicino, potendo nutrirsi del suo esempio e del suo insegnamento.

Tutta la comunità dei finalesi, con l'intitolazione a lui del cammino che porta alla chiesa di San Lorenzo, desidera sottolineare in maniera imperitura il legame tra Monsiglior Giussani e questo incantevole angolo di Liguria. Il senso di vicinanza all'immenso che può respirare chi si avvicina all'insegnamento di Don Giussani, potrà così trarre ulteriore impulso dalla struggente bellezza della chiesa di San Lorenzo e dall'intensa emozione che un animo predisposto può cogliere, da un luogo e da un monumento unici ed indimenticabili".

 

Paolo Desalvo, Presidente dell'Associazione Culturale Cara Beltà: "...una mattina stavo accompagnando mia madre, che andava a messa – come tutte le mattine – alle cinque e mezza. Era una mattina di primavera, ancora fredda, ma limpidissima. Tutto il cielo era sereno. C'era una sola stella che brillava, la stella del mattino, l'ultima a cadere, così piccola ma così splendente, che sembrava illuminare tutto, mentre il sole cominciava a vincere l'oscurità. Quella stella attirava tutta l'attenzione dei miei occhi e del mio cuore. Mia madre, mentre io guardavo, mi disse: "Com'è bello il mondo e com'è grande Dio!". La scoperta della Bellezza avviene così: occorre sempre che qualcuno, padre o madre o amico che sia, ci faccia scoprire che dentro le cose "solite" vibra una Presenza infinita, qualcosa di profondo e inesorabile che rende le cose solite ogni volta nuove e vive. Ci vuole qualcuno che ci faccia guardare, scoprire che quello che vediamo è come se sorgesse in questo momento da un Infinito, dal Mistero infinito. Don Giussani amava Varigotti perché nel suo sguardo c'era tutto questo, così guardava questo mare e così guardava queste colline. E quando un uomo si accorge che c'è qualcuno capace di guardare le cose che sente sue con una profondità per lui inimmaginabile, non si sente espropriato di ciò che è sempre stato suo, ma intuisce la possibilità di poter guardare le cose anche lui così. Si avvera finalmente il desiderio più segreto del cuore dell'uomo "Com'è bello il mondo e com'è grande Dio".

 

 

F.R.

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