Un tavolo unico del turismo con commercianti, esercenti e bagni marini. E' la ricetta di Andrea Bruzzone presidente dell'Associazione Albergatori di Varazze, aderente alla Federalberghi-Confcommercio, cui sono iscritti circa settanta esercenti.
Bruzzone si esprime così il giorno dopo le nomine del collega varazzino Giuseppe "Pino" Cerminara (fino al giugno scorso assessore nell'ultima giunta Ghigliazza) e della spotornese Laura Pagliari ai vertici della Federturismo provinciale.
"Con l'incarico di presidente dell'Associazione, ritengo che l'assemblea convocata per il rinnovamento delle cariche provinciali, sia stata particolarmente espressiva e faccia ben sperare per il futuro.La netta sensazione che ho avuto, è stata quella di respirare un'aria più fresca, un entusiasmo che da un po' non si vedeva tra i colleghi. Insomma: un'atmosfera complessiva che, dopo anni di lavoro associativo so riconoscere immediatamente e che, di solito, porta ad importanti cambiamenti. Albergatori, gestori di bagni marini, pubblici esercenti, società di diving, agenzie di viaggio, ristoratori e commercianti in genere, tutti assieme devono disporre di uno strumento unico che li rappresenti a tutti i livelli istituzionali e ne coordini richieste e proposte", spiega Bruzzone.
Il presidente degli Albergatori infilza un colpo di fioretto al recente passato provinciale sul tema turistico-ricettivo. "La nuova linea va aldilà delle solite vuote parole sentite troppe volte, con un vero spirito di 'fare sistema', influire sull'economia provinciale e sui singoli territori in modo corretto e propositivo. Il lavoro da fare è tanto, ma ci interessa affrontare l'impegno sindacale con l'aiuto di quanti più soggetti possibili. Solo i prossimi mesi ci diranno se siamo sulla strada giusta per recuperare la dignità di essere albergatori e di fare turismo che, da tempo, non si riscontra più nella nostra provincia. Una cosa è certa: il lavoro si dovrà svolgere in piena libertà da "eminenze grigie" e pressioni che da tempo hanno nauseato tutti i colleghi. E sicuramente non si sentirà un nostro rappresentante di categoria sbracciarsi e sgomitare per la difesa dell'ampliamento di una centrale elettrica, o per sostenere un mega-impianto impattante con l'ambiente o il territorio", ha concluso Bruzzone.