Domani sera, alle 18, nella libreria Uik di Savona lo scrittore Giulio Cavalli presenterà il libro "Nomi, cognomi e infami", il diario impersonale di un attore, di una tournée che è scesa dal palco per diventare la sua storia: quella di una persona che, per via delle denuncie che vengono fatte nei suoi spettacoli, è costretto a vivere sotto scorta da due anni. Un viaggio nel tempo e nello spazio che accompagna il lettore dall’attentato di via D’Amelio all’omicidio di don Peppe Diana passando attraverso il coraggio di Peppino Impastato e di Pippo Fava, fino a svelare la presenza della mafia al Nord che l’autore è stato tra i primi a denunciare.
Il libro è anche una storia corale dedicata alle 670 persone che oggi nel nostro Paese vivono sotto tutela. È una rivoluzione morbida contro coloro che, abituati a comprarsi giudici, onorevoli, senatori, funzionari, sindaci, imprenditori, giornalisti, sanno bene che nulla possono contro la parola (nei libri, nei teatri, nelle piazze), quel mitra senza proiettili che instilla germi; germi di consapevolezza, germi di coscienza, germi di libertà. È una ninna nanna recitata per tenerci tutti svegli, mentre urliamo che disonorarli, comunque, è una questione d’onore.
Introduce il giornalista Marcello Zinola.