Attualità - 12 febbraio 2011, 17:48

Albenga: cantiere sottopasso ferroviario, il punto della situazione

Il vice sindaco: “Nostro principale obiettivo è trovare una soluzione”

Il vice sindaco di Albenga Roberto Schneck ricostruisce la storia e fa il punto sulla situazione del cantiere del sottopasso ferroviario.

Dichiara Schneck: “L'appalto per la realizzazione del nuovo sottopasso ferroviario, che vede coinvolta la viabilità di Lungo Centa Croce Bianca, Via XXV Aprile, il sottopasso stesso e il rettilineo di 300 m che si congiunge alla nuova passeggiata a mare, è stata un'opera da 2 milioni 580 mila euro finanziata con 361.477,66 euro come contributi e, per la restante parte, da mutui del Comune di Albenga, il primo da 1 milione e 700 mila euro, il secondo da 518.522,34 euro.

La progettazione e la direzione lavori furono state affidate, dalla scorsa Amministrazione, allo Studio S. G. I. Galli di Padova. Il progetto preliminare fu approvato dalla Giunta Comunale con delibera numero 281 del 03 Ottobre 2006, il definitivo approvato con delibera di Giunta Comunale 227 del 16 Ottobre 2007 e l'esecutivo con delibera di Giunta Comunale n. 251 del 16 Giugno 2008. La gara di appalto fu fatta con procedura aperta (asta pubblica), in data 17 Novembre 2008, con un ribasso del 16,75%. L'impresa aggiudicataria è risultata una ATI (Associazione Temporanea di Imprese) composta dalla Ferrara Snc della Sicilia e dalla SICOP Srl. Il contratto è stato sottoscritto con rep. n. 4396 del 12 Marzo 2009, importo contrattuale 1.356.517,76 euro.

La consegna dei lavori è avvenuta il 24 Aprile 2009, e la durata concordata del cantiere era di 450 giorni solari (ultimazione lavori verso metà Luglio 2010). L'Amministrazione Guarnieri, e più precisamente il sottoscritto, sono entrato in carica il 6 Aprile 2010, esattamente ad un anno dalla consegna dei lavori. Oggi è il giorno 12 Febbraio 2011, quindi il ritardo nei lavori è di circa sette mesi. Mi sono trovato in eredità oltre 400 mila euro di riserve scritte, e cioè di denari che l'impresa, in forma scritta, chiede a vario titolo in contestazione al Comune di Albenga, per danni, inadempienze e manchevolezze, puntualmente rigettate dai funzionari responsabili del Comune e dalla direzione lavori, che prima o poi il collaudatore – ed eventualmente qualche Giudice - dovrà valutare.

Da questo scenario disastroso, il sottoscritto, così come il sindaco e come l'intera Amministrazione, ha operato senza alcun pregiudizio verso l'impresa, verso i progettisti, verso la direzione lavori, verso i funzionari dei Lavori Pubblici e anche verso l'operato della precedente Amministrazione. Mai si è pensato di interrompere i rapporti con chicchessia. Con umiltà, professionalità, competenza e abnegazione, vi è stato da parte mia un personale quotidiano impegno a dialogare con l'impresa, con la direzione lavori e con gli uffici, compito assai gravoso, cercando di trovare soluzioni e dirimere le incomprensioni. Tutto ciò, volto all'unico vero interesse che abbiamo, e cioè di giungere alla fine dell'opera nei tempi più brevi possibili, per l'evidente interesse pubblico che essa ha in sé, e semmai per l'ancor più forte interesse di riaprire la strada oggi chiusa.

In queste numerose riunioni è emersa fin dal principio la necessità di fare un punto della situazione da mettere nero su bianco, mediante la stesura di una perizia di variante al progetto. L'occasione, comunque inevitabile, è stata colta anche per portare una non sostanziale modifica al progetto che prevede l'eliminazione del marciapiede previsto originariamente a quota asfalto, peraltro realizzato in asfalto, ritenuto da me assolutamente pericoloso su di un rettilineo lungo centinaia di metri. È stato nostro obiettivo scongiurare l'eventualità realistica che pedoni, bambini, madri con carrozzine, potessero venire falciati da automobili per vari motivi fuori controllo. Quindi, si è semplicemente prevista la costruzione dello stesso marciapiede, ma rialzato di 15 cm, e pavimentato con finitura in porfido, in analogia a quanto l'Amministrazione ha previsto nel nuovo tratto della passeggiata a mare, né più né meno.

La perizia di variante è stata approvata e firmata dall'impresa verso fine Settembre 2010 e, il nuovo crono programma presentato dalla stessa prevedeva, su mia espressa indicazione di priorità e di urgenza, la conclusione dei lavori a monte del sottopasso e quindi la riapertura della strada Lungo Centa Croce Bianca e Via XXV Aprile, entro il 15 Febbraio 2011. Come è evidente, questa previsione dell'impresa viene, ancora una volta, disattesa. Qualche giorno fa l'impresa ha comunicato formalmente al Comune di Albenga una nuova scadenza, fissata al 30 Marzo. Il Comune non ha risposto in alcun modo a questa comunicazione e, come dal giorno del mio insediamento, se possibile ancor di più, in questi ultimi tempi e fino a quando non si arriverà ad una soluzione definitiva, il mio impegno è totale e prende in considerazione tutte le soluzioni possibili, a trecentosessanta gradi.

Malgrado tutto, e per la delicatezza dell'intera vicenda, ribadisco che non vi è alcuna intenzione intrapresa, se non la ferma, decisa e dura volontà e necessità di aprire il traffico veicolare a monte del sottopasso, il prima possibile, e in seconda battuta, finire l'opera, a questo punto, con il minor danno possibile. Certo, l'ho detto dal primo giorno, che questo cantiere era quello, tra i pochi e problematici ereditati, che mi dava maggiori e profonde preoccupazioni, ma continuo, con cognizione di causa e con grande fermezza, questo arduo e impervio percorso minato”.