- 14 febbraio 2011, 23:47

Maersk: relazione illustrativa del Sen. Cosimo Latronico

Già dal 3 febbraio scorso avevamo interpellato il Sen. Cosimo Latronico, importante snodo politico sulla concessione di finanziamento per la piattaforma Maersk di Vado ligure. Dopo dieci giorni e un sollecito ci giunge questa interessante "relazione illustrativa"

Come già precisato a coloro che la inviano, è uno scritto da leggere e interpretare con calma, ma ci sembra giusto - una volta ottenuto - sottoporlo alla pubblica opinione e agli addetti ai lavori, con la preghiera di farci pervenire commenti e posizioni scrivendo a ilpunto@savonanews.it

Questa la copia del documento trasmessoci dalla segreteria del Sen. Cosimo Latronico

 

"RELAZIONE ILLUSTRATIVA

La norma risponde a considerazioni fatte sia dalla Corte dei conti sia dalla Ragioneria Generale dello Stato in merito ai finanziamenti assegnati alle Autorità portuali per la realizzazione di opere per l’ammodernamento, la riqualificazione e lo sviluppo dei porti nazionali che in molti casi sono rimaste allo stadio di semplice progetto se non addirittura alla fase di programmazione. La proposta razionalizza ed ottimizza le risorse pubbliche, in quanto revoca i fondi statali trasferiti o assegnati alle Autorità portuali per la realizzazione di opere infrastrutturali, a fronte dei quali non sia stato pubblicato il bando di gara per l’assegnazione dei lavori entro il quinto anno dal trasferimento o assegnazione. Le risorse derivanti dalla revoca, nel limite di 250 milioni di euro, verranno destinate per l’anno 2011, alle Autorità portuali che hanno attivato investimenti - con contratti già sottoscritti o con bandi di gara pubblicati alla data del 30 settembre 2010 (150 milioni di euro), alle Autorità i cui porti sono  interessati da  prevalente attività di transhipment al fine di fronteggiare la crisi di competitività dei porti nazionali (20 milioni di euro) e, le disponibilità residuali, a favore delle Autorità portuali che presentano progetti cantierabili. La destinazione a favore delle Autorità portuali che hanno attivato investimenti si basa su necessità di consentire il completamento delle opere già oggetto di gara per le quali risulta già in fase avanzata la loro realizzazione. La destinazione a favore delle Autorità i cui porti sono  interessati da  prevalente attività di transhipment si basa sulla considerazione che l’articolo 5, comma 7-duodecies, del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25, pur consentendo alle Autorità portuali nell'ambito della loro autonomia di bilancio e nel rispetto dell'equilibrio di bilancio, di stabilire variazioni in aumento fino ad un tetto massimo pari al doppio della misura delle tasse di ancoraggio e portuale così come adeguate ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 maggio 2009, n. 107, nonché in diminuzione fino all'azzeramento delle singole tasse medesime, ha trovato applicazione solo in via residuale in ragione della sostanziale incomprimibilità delle spese correnti e della concreta impraticabilità di un aumento dei canoni di concessione ed autorizzazione fissati nei titoli già rilasciati. In ultimo, la destinazione delle risorse residuate dai precedenti impieghi sono destinate ad opere che per le loro specifiche caratteristiche presentano gli elementi della cantierabilità. Inoltre, per gli anni 2012 e 2013, con appositi decreti, le risorse revocate sono assegnate sempre alle Autorità portuali per opere canteriabili e le stesse sono sottoposte a un ulteriore meccanismo di revoca qualora le medesime risorse non trovino un utilizzo rapido attraverso gli idonei bandi di gara. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, a seguito della revoca dei finanziamenti, e senza nuovi oneri per la finanza pubblica continua a corrispondere alla banca mutuante, fino alla scadenza quindicennale, la quota del contributo dovuta in relazione all’ammontare del finanziamento erogato"

MM