Politica - 17 marzo 2011, 10:10

Cesio a Tovo San Giacomo. Ma niente paura: è un candidato sindaco, e risponde a Savonanews

Ci scherza sopra Pierluigi Cesio. Un cognome che in questi giorni è quantomeno scomodo da indossare per chi ha appena lanciato una nuova lista civica per le elezioni comunali di Tovo San Giacomo. 
Ma il Cesio è un elemento di spirito, e rilancia: “Essendo in politica da parecchio tempo, sono già stato "all’avanguardia" ai tempi di Chernobyl...

In realtà preferirei che di me si parlasse per le cose che faccio a Tovo, visto che il mio cognome purtroppo fa notizia in momenti non proprio piacevoli”.

SN: Allora parliamo di politica: la sua candidatura è il segnale di un “divorzio” dall’attuale Sindaco, oppure sarete ancora alleati? 


Cesio:  Siamo sempre insieme. Carletto Fantoni non si ripresenta solo perché sta terminando  il suo secondo mandato, ma il nostro accordo continua e speriamo di poter fare sempre di più per Tovo.

SN: Quali sono le vostre linee programmatiche e quali i temi che ritenete più importanti per il paese?


Cesio: Come amministratore uscente devo dire che  purtroppo il momento è molto, ma molto difficile: quindi non vorremmo aprire il “libro dei sogni” col rischio che poi rimangano tali. 
Quello che possiamo dire è che ci siamo, che ce la metteremo tutta anche per trovare i finanziamenti necessari alla realizzazione di alcune opere che sarebbero davvero importanti per il nostro territorio.


SN: Senza considerarla una promessa elettorale, ce ne dica almeno una…


Cesio: Ve ne dico tre:

- la viabilità e la rete fognaria, che sono temi importanti perché da noi sono molto vasti, visto che si estendono su tre paesi. E poi la revisione del PUC, che è fondamentale soprattutto perché vorremmo rivederlo con la massima attenzione all’ambiente, cercando di non deturpare la bellezza del territorio.


SN: La vostra è una “vera” lista civica, oppure in sottofondo si intravvede qualche colore politico?


Cesio: Assolutamente no; abbiamo scelto le persone che dimostravano voglia di fare e di impegnarsi, ma senza neppure chiedere loro come la pensassero politicamente. Ognuno ha il diritto di avere le sue idee, ma quando si parla di amministrazione locale a me interessa che gli amministratori pensino al bene del paese.

Tutto il resto è secondario.

 

 

 

vr / mpm