Così la Protezione Animali: "Si chiude oggi ad Andora (SV) la settima edizione di Sale & Pesce, organizzata da una pletora di enti e con gran impiego di soldi, con un grande sconfitto: l’ambiente."
(La pletora è composta da Comune di Andora che fa "fortemente voluto" la manifestazione, un'altro apposito logo di Andora con una specie di balena al tramonto, quelli delle Bandiere Blu di FEE, l'immancabile RINA certificatore con sede nella Torre Orsero, la Regione Liguria, l'Unioncamere, la Provincia di Savona e un altro illeggibile. Il tutto molto "bipartisan" ndr)
"La Protezione Animali savonese ENPA rimpiange l’occasione perduta di portare all’
attenzione dell’opinione pubblica e dei consumatori il grave stato in cui si
trovano da tempo il mare e le sue creature; tutti gli organismi scientifici
internazionali (Fao, Worldwatch Institute e Unione Europea) avvertono che il
pescato continua a diminuire, con animali catturati sempre più giovani e la
riduzione del 75% degli stock di pesca delle 550 specie pescate.
Stanno scomparendo specie un tempo abbondanti, come il tonno rosso mediterraneo, lo squalo, l’anguilla, addirittura il polpo.
Sale & Pesce sarebbe quindi stata una importante vetrina per invitare
doverosamente a pescare meno ed a mangiare meno pesce.
Ed invece la Regione Liguria insiste nel richiedere all’Unione Europea l’autorizzazione alla pesca del bianchetto e copre i pescatori professionali di soldi per aumentare la tecnologia delle flotte invece di favorirne la rottamazione.
Peggio di tutti infine, proprio oggi, fa la Lega Navale Italiana con un convegno dal titolo offensivo per chi ama davvero il mare: “La nuova filosofia della pesca
sportiva, non più come sostentamento ma come vero sport”.
L’ENPA spera che l’organismo di categoria dei propritetari di panfili rifletta e prima o poi si vergogni di sponsorizzare l’uccisione di animali marini, che la scienza scopre sempre più sensibili ed intelligenti, per puro divertimento, in un mare sempre più spopolato."