Eventi - 30 luglio 2011, 16:22

Noli, i Colori del Cinema: prossimi appuntamenti

Lunedì  1° agosto 2011 Dalle ore 20.30
laboratorio a tema a cura della compagnia teatrale MANIAMBULANTI

ore 21.30
proiezione film:
IL MISTERO DI SLEEPY HOLLOW
di Tim Burton

(film nero-horror)


SPIAGGIA DEI PESCATORI
INGRESSO GRATUITO

(IN CASO DI MALTEMPO LOGGIA DELLA REPUBBLICA)

Un laboratorio dalle 20.30 condotto dalla Compagnia teatrale genovese Maniambulanti (parte della compagnia I piccioni) e uno dei primi capolavori di Tim Burton, Il mistero di Sleepy Hollow per il primo appuntamento di agosto con la rassegna Noli, i colori del cinema realizzata dal Comune di Noli, in collaborazione con l’associazione culturale no profit Kinoglaz.
Il Tim Burton conosciuto dal grande pubblico per La sposa cadavere, Alice nel paese delle meraglie e Batmann, nel 1999 realizza questo horror – non a caso il colore scelto per il nostro gioco è il nero - dai toni leggeri adatto ad un pubblico anche di bambini perché gioca con gli spazi narrativi costruiti secondo una serie di suggestive variazioni sugli archetipi figurativi della paura.

Il mistero di Sleepy Hollow con Johnny Deep e Christina Ricci è un film visivo che conserva il carattere della storia popolare e del classico della letteratura americana dal quale è tratto ma che rimane nel regno della fantasia. Una storia di genere che si racconta ai bambini a scuola o nelle feste di Halloween americane dove protagonista è un uomo che decapita le sue vittime in un bosco.

Un film che gode, in ogni inquadratura di una qualità visionaria che lo dota delle più belle nebbie e foreste su cui un racconto gotico abbia mai potuto contare perché Burton, straordinario illustratore, non è mai a corto di risorse su come infittire di dettagli, incisioni, ombreggiature, incandescenze e rilievi un’immagine. I suoi personaggi sono altrettanto interessanti: qui il suo attore feticcio Johnny Deep è un detective chiamato a risolvere il diabolico mistero di una serie di assassini perpetrati da un cadavere senza testa.

Vulnerabile come una vergine e indifeso come un capro sacrificale, è l’immagine del detective più disadattato e originale della storia del cinema: depositario di un’identità instabile e incerta che piomba nel caos della natura e della storia con il numero minore di capacità di difesa e comprensione che si possano immaginare.
Ambientato nel 1799 in un universo alle soglie di un cambiamento epocale, soprattutto nel finale strizza l’occhio ai contemporanei del film, trapassati in un nuovo millennio, alludendo ad un nuovo secolo di gioie e terrori.

“L’idea eccellente del film è quella di portare il preadolescente, che popola il pubblico delle sale, in giro per la prima volta da solo per il mondo, come in un romanzo di formazione, per mostrargli quanto sia tremendo, famelico, pericoloso e selvaggio il mondo” affermò Mario Sesti sulla rivista Due.

Di tutto il flm ricordiamo, per stimolare la visione, soprattutto l’incipit che dà l’impronta a tutta la narrazione: dense gocce rosse cadono pesantemente su una superficie ocra. L'impressione - per di più rafforzata dall'orizzonte d'attesa dello spettatore - è che si stia assistendo a un versamento di sangue. Invece si tratta di ceralacca fusa su cui viene impresso - a sigillo di una busta - Io stemma della casata dei Van Garrett. Il gioco degli spiazzamenti e dei capovolgimenti, tuttavia, non finisce qui, visto che poi quella busta lascerà effettivamente dietro di se una scia di sangue…

Un pizzico di italianità in questo film che sicuramente prende come riferimento anche La maschera del demonio di Mario Bava per il potere delle immagini e per il modo col quale penetra nell’inconscio.

TUTTE LE PROIEZIONI E I LABORATORI SARANNO AD INGRESSO GRATUITO
L’evento si svolgerà presso la spiaggia dei Pescatori.
In caso di maltempo sotto la Loggia della Repubblica, a fianco del Palazzo Comunale

Per info:
 HYPERLINK "http://www.comune.noli.sv.it" www.comune.noli.sv.it - tel. 019/749.95.31-32

 HYPERLINK "http://www.kinoglaz.org" www.kinoglaz.org - 3407178172

Uff. Manifestazioni
Loggia della Repubblica

Direzione artistica e coordinamento logistico Giovanna Barreca e Silvio Grasselli per l’associazione Kinoglaz

Coordinamento tecnico:  Diego Giusto - assessore al turismo - Laura Garbarino e Claudio Varino per il comune di Noli

Coordinamento editoriale e logistico Alex Chiabra

facebook Nolicinema
facebook Kinoglaz


A seguire calendario di tutta l’iniziativa, sinossi, biografia regista e info sulla Compagnia Maniambulanti. Per ricevere altro materiale, per info o richiesta interviste:  HYPERLINK "mailto:juliebarreca@kinoglaz.org" juliebarreca@kinoglaz.org - 3407178172


Sinossi.
New York, 1799. Il tribunale spedisce Ichabod Crane, giovane poliziotto, nel nebbioso paesino di Sleepy Hollow con il compito di indagare su una serie di efferati omicidi che ne stanno sconvolgendo la vita quotidiana. Le teste dei più facoltosi abitanti rotolano una dopo l'altra nella terra umida del bosco limitrofo. Alcune testimonianze affermano che a tagliarle è un misterioso cavaliere senza testa armato di una spada affilata.

Crane dice di non credere a queste leggende e comincia ad interrogare alcuni notabili del villaggio, ma ben presto gli omicidi riprendono: prima un padre poi il figlio e una vedova. Cedendo alle insistenze, Crane va nel bosco a vedere l'albero dove si dice che vengano deposti i morti senza testa. Rimane ferito, vede arrivare e subito scomparire nella nebbia il cavaliere imprendibile, si convince che qualcosa di più profondo unisce le disavventure che capitano alle persone più in vista: il dottore, il reverendo, il notaio, il magistrato.

Aiutato da Katrina Van Tassel, la figlia dell'uomo più ricco di Sleepy Hollow, di cui si è innamorato, Crane riesce, tra mille difficoltà, a dipanare l'intricatissima matassa: la matrigna di Katrina era una strega, che per vendicarsi dei soprusi ricevuti aveva ridotto il cavaliere in proprio potere, governandone la volontà. Crane recupera la testa, la restituisce al cavaliere, che torna in vita e si porta via la matrigna. Crane e Katrina arrivano a New York come marito e moglie.

Biografia Tim Burton
Nasce a BURBANK, California il 25-08-1958. Suo padre Bill lavora al Burbank Parks e Recreation Department e sua madre Jean al 'Cats plus', un piccolo negozio di articoli da regalo. Sin da bambino si appassiona ai cartoni animati e ai vecchi film dell'orrore - soprattutto quelli interpretati da Vincent Price - e si diverte a girare cortometraggi con la sua Super8. Grazie ad una borsa di studio frequenta il corso di animazione presso il California Institute of Art e in seguito viene assunto come animatore alla Disney. Partecipa a vari progetti tra cui la realizzazione dei personaggi di "Red e Toby nemiciamici" (1981), ma le sue idee non sono in linea con le direttive Disney. Nonostante ciò gli viene data l'opportunità di lavorare su progetti propri, così realizza due cortometraggi animati: "Vincent" (1982, omaggio al suo idolo Vincent Price) e "Frankenweenie" (1984, ispirato al celebre personaggio creato da Mary Shelley, dove però il protagonista è un cane). Tra le altre cose dirige due mediometraggi per la Tv: "Hansel and Gretel" (1982) e "Aladdin and his wonderful lamp" (1984) e inventa alcuni dei personaggi di "Taron e la pentola magica" (1985). Nel 1985 l'attore Paul Rubens lo sceglie per dirigere "Pee-Wee's Big Adventure" - il film che ha come protagonista il suo alter ego cinematografico Pee-Wee Herman - e gli viene anche data l'opportunità di girare l'episodio "The Jar" per la serie TV "Alfred Hitchcock Presenta". Con il secondo lungometraggio, "Beetlejuice - spiritello porcello" (1988) riesce a conquistare pubblico e critica e al film viene assegnato l'Oscar per il miglior trucco, ma è solo il preludio al grande successo che riscuote con la trasposizione cinematografica del celebre personaggio dei fumetti "Batman" (1989, vincitore dell'Oscar per le migliori scenografie) e soprattutto con la favola surreale "Edward mani di forbice" (1990). Successivamente si dedica a progetti più elaborati come la favola dark "Nightmare Before Christmas" (1993, da lui scritta e prodotta, ma diretta da Henry Selick) o il biografico "Ed Wood" (1995) ispirato alla vita del noto regista di B-movies. Il film viene acclamato dalla critica, vince l'Oscar per il miglior trucco e per il miglior attore non protagonista (Martin Landau) ma non ottiene altrettanto successo di pubblico. Miglior fortuna al botteghino hanno i successivi "Mars Attack!" (1996, ispirato ai personaggi delle famose figurine Topps degli anni '60), "Il mistero di Sleepy Hollow" (1999, Oscar per la miglior scenografia) e soprattutto il remake di "Il pianeta delle scimmie" (2001). Durante le riprese di questo film è nata una love story con l'attrice inglese Helena Bonham Carter, sua attuale compagna, da allora presente in tutti i suoi film, che lo ha già reso padre di Billy Ray, nato a Londra il 6 ottobre 2003, e aspetta un secondo figlio per dicembre 2007. In precedenza, dopo aver divorziato nel 1991 dalla moglie Lena Gieseke (sposata nel febbraio dell'89), è stato legato all'attrice Lisa Marie che, oltre che sua compagna di vita per oltre un decennio (si sono lasciati nel 2001), è stata anche la musa ispiratrice dei lavori prodotti in quegli anni. Nel 2003 con "Big Fish" confeziona un altro piccolo capolavoro che merita un Oscar per la colonna sonora ed è in lizza per i premi più prestigiosi. Lo stesso avviene per "La fabbrica di cioccolato", dall'omonimo libro di Roald Dahl, per i cui costumi nel 2005 Gabriella Pescucci vince il Nastro d'argento. Nello stesso anno dirige insieme a Mike Johnson "La sposa cadavere" che a Venezia ottiene il Future Film Festival Digital Award. Nel 2007 alla 64. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia gli viene consegnato il Leone d'oro alla carriera. Nel 2010 è presidente della giuria al Festival di Cannes.



Giovedì 7 luglio 2011 ore 21.30
Up
di Bob Peterson e Pete Bocter (Usa, 2009 - 104’)
animazione con doppiaggio di Giarcarlo Giannini (Carl Fredricksen), Arnoldo Foà (Charles Muntz), Neri Marcorè (Dug),
Film d’apertura al Festival internazionale del cinema di Cannes 2009

Il 78enne Carl Fredricksen decide finalmente di mantenere la promessa fatta alla moglie quando erano bambini e realizzare il desiderio di una vita. Aggancia  migliaia di palloncini alla sua casa e vola via per raggiungere le zone selvagge del Sudamerica. Lo accompagnano un esaltato boy-scout, un cane bonario e un sorprendente pennuto.

Commedia, avventura per un film con tanti livelli di lettura che potrà coinvolgere anche gli adulti vista la straordinaria delicatezza filosofica e la giara di ispirazioni: citazioni di film (da Eastwood a Miyazaki) e di attori (Spenser Tracy su tutti).

Dalle 20.30 laboratorio a tema condotto da Daniela Carucci e Roberta Agostini della compagnia Maniambulanti.





Mercoledì 13 luglio ore 21.30
Arte del sogno di Michel Gondry (Francia, 2005 – 105’)
con Gael Garcìa Bernal (Stéphane Miroux), Charlotte Gainsbourg (Stéphanie), Alain Chabat (Guy)
Presentato fuori concorso al Festival internazionale del cinema di Berlino 2006

Una storia in cui è la vita onirica a modificare la cosiddetta realtà e, nello stesso tempo accade ‘l’inverso’ in una carambola di situazioni divertenti. Un film ad incroci, un racconto di fragilità, di stupore e di poesia del visionario autore francese che continua a puntare la macchina da presa sull’inconscio. Il protagonista Stéphane è un ragazzo timido e geniale nello stesso tempo che torna a casa, in Francia sperando di avere un impiego degno delle sue aspirazioni, delle sue idee, che non sono fatte per il suo successo personale, ma esprimono creatività pura. La disillusione del quotidiano – illustratore in un ufficio – non basterà a spegnerlo del tutto: colpito al cuore dalla nuova vicina, Stéphanie, smarrisce il confine tra ciò che immagina e ciò che sogna trascinando anche la fanciulla in una trasfigurazione fatta di suoni, colori, voci che fluttuano da un lato all’altro del sensibile.
Lo spunto del film nasce da un video dei Foo Fighters in cui due ragazzi condividono un sogno.


Mercoledì 20 luglio 2011 ore 21.30
Il mio vicino Totoro di Hayao Miyazaki (Usa, Giappone 1988 – 86’)
animazione con doppiaggio di Vittorio Amendola (Totoro), Lilian Caputo (Mei), Letizia Campa (Satsuki)
Presentato al Festival internazionale del cinema di Venezia 2009

Ispirato da un manga e dal libro omonimo scritto dallo stesso regista e da Kubo Tsugiko, a 20 anni dalla sua realizzazione viene distribuito un film con poetiche sospensioni: buono senza retorica. Protagoniste due bambine, Mei e Satsuki, rispettivamente di quattro e undici anni che si trasferiscono con il padre nel villaggio di Matsu no Gô, per essere più vicine alla madre ricoverata in ospedale. Vanno così a vivere in una villa circondata da una foresta che, con somma sorpresa, scopriranno essere abitata da varie creature magiche, tra cui spicca Totoro, un leggendario "tororu" (accomunabile al troll della cultura occidentale), spirito della natura e custode della foresta stessa. Come in altre pellicole del maestro giapponese dell’animazione protagonista è la natura, il processo giocoso e genuino di avvicinamento ad essa di due creature umane ancora pure.

Dalle 20.30 laboratorio a tema condotto da Daniela Carucci e Roberta Agostini della compagnia Maniambulanti.



Lunedì 25 luglio 2011 ore 21.30
Hereafter
di Clint Eastwood (Usa 2010, 129')
con Matt Damon (George), Cécile de France (Marie), Frankie McLaren (Marcus)
Presentato al Festival internazionale del cinema di Torino 2010

Una storia che si snoda tra Parigi, Londra e San Francisco intrecciando 3 storie. La chiave di volta è Charles Dickens, che Damon si diletta ad ascoltare letto da Derek Jacobi. Per quella sua capacità di coniugare con naturalezza picaresco e impegno sociale, realismo e fantasmagoria, il romanziere vittoriano, che a un certo punto come si sa si avvicinò al paranormale, è in qualche modo l'ispiratore segreto del film sulla necessità di credere e resistere in questo mondo, un punto di vista laico sulla morte e sulla condivisione del dolore. l tocco morbido di Eastwood si fa apprezzare maggiormente nella narrazione classica, nelle sfumature dei sentimenti, e nel tratteggio di piccoli attimi di comicità quasi involontari.





Lunedì 1° agosto 2011 ore 21.30
Il mistero di Sleepy Hollow
di Tim Burton (Usa, 1999 – 105’)
con Johnny Depp (Ichabod), Christina Ricci (Latrina), Miranda Richardson (Lady Van Tassel)
Oscar nel 2000 per la miglior scenografia
Dal racconto ‘gotico’ di Washington Irving un ottimo film di genere: una storia di teste che rotolano e di detective troppo razionali per credere alla magia. Quando il giovane poliziotto Ichabod Crane viene mandato dal tribunale di New York (1799) ad indagare su una serie di efferati omicidi, prima interroga alcuni notabili del villaggio ma bene presto, cedendo alle insistenze, va nel bosco a vedere l'albero dove si dice che vengano deposti i morti senza testa. Rimane ferito, vede arrivare e subito scomparire nella nebbia il cavaliere imprendibile, si convince che qualcosa di più profondo unisce le disavventure che capitano alle persone più in vista: il dottore, il reverendo, il notaio, il magistrato. Aiutato da Katrina Van Tassel, la figlia dell'uomo più ricco di Sleepy Hollow, di cui si è innamorato, Crane riesce, tra mille difficoltà, a dipanare l'intricatissima matassa. Ottime le scenografie che sembrano uscire da una pittura del tardo Settecento.

Dalle 20.30 laboratorio a tema condotto da Daniela Carucci e Roberta Agostini della compagnia Maniambulanti.



Mercoledì 10 agosto 2011 ore 21.30
I diari della motocicletta
di Walter Salles (Usa, Argentina, Cile, Perù 2004 – 126’)
con Gael Garcìa Bernal (Che Guevara), Rodrigo De La Serna (Alberto Granado), Mercedes Moran (Celia De La Serna)
Presentato in concorso al Festival internazionale del cinema di Cannes 2004
Oscar 2005 per la miglior canzone: ‘Al otro lado del Rio’ di Jorge Drexler
Un road movie, una traversata su due ruote prima, con mezzi di fortuna poi, dell’immenso continente sudamericano. All’inizio degli anni ’50 in sella alla ‘Poderosa’, una vecchia moda che perde letteralmente i pezzi, ci sono Ernesto e Alberto, due amici per la pelle, giovanotti della buona borghesia di Buenos Aires, spinti dal desiderio di conoscere, dalla voglia di avventura, dalla forza impetuosa della giovinezza. Uno dei due è destinato a diventare leggenda, quel ‘Che’ Guevara protagonista della rivoluzione cubana, ucciso prima che potesse iniziare la rivoluzione in tutto il Sudamerica. L’altro un ragazzo acuto, simpatico, allegro, burlone e gran conquistatore di donne. Percorso di formazione, stupore di fronte al non conosciuto, crescita continua della consapevolezza, della volontà di agire per cambiare il mondo.


Mercoledì 17 agosto 2011 ore 21.30
Fantastic mr Fox
di Wes Anderson (Usa, 2009 – 88’)
animazione con doppiaggio di Francesco Pannolino e Maria Pia Di Meo
Presentato al Festival internazionale del cinema di Torino 2009

Tratto dal racconto omonimo di Roald Dahl protagonista è una volpe che dopo dodici anni di vita casalinga trascorsa nella tana insieme a moglie, figlioletto e nipotino, ricomincia a sentire il richiamo della vita libera. Deciso a riprendere le scorribande di un tempo e la carriera di ladro di polli interrotta anni prima, Mr. Fox si trova a scontrarsi con i tre proprietari della fattoria, Boggis, Bunce e Bean, che non sono poi così contenti delle sue incursioni notturne nel pollaio. La caccia alla volpe senza esclusione di colpi che si scatena coinvolgerà tutti gli animali della fattoria e sarà solo l'arguzia di Mr. Fox a metterli in salvo. Wes Anderson offre molte chiavi di  lettura per bambini e adulti perché ammanta tutto con un’atmosfera eccentrica per un surreale viaggio alle radici dell’identità individuale conculcata e snaturata e crea le premesse per un riordino delle cose e del rapporto uomo/natura.

Dalle 20.30 laboratorio a tema condotto da Daniela Carucci e Roberta Agostini della compagnia Maniambulanti.



Lunedì 22 agosto 2011 ore 21.30
Shutter Island
di Martin Scorsese (Usa 2010, 138’)
con Leonardo Di Caprio (Teddy Daniels), Mark Ruffalo (Chuck Aule), Ben Kingsley (dott. John Cawley)
Davide di Donatello 2011 come miglior film straniero
Il viaggio in un mare in tempesta, fluisce in una lenta carrellata verso un’isola dai colori da incubo, e sfuma nel grigio di una giornata che si annuncia inquietante per due poliziotti incaricati di ritrovare una pluriomicida sparita dalla sua cella in un manicomio criminale.Vero o falso, tutto assume i contorni dell’irreale, le parole, le minacce sottese, i regolamenti della prigione di Shutter Island creano un universo dove i gesti, gli incontri e le parole condensano aspetti e paesaggi mentali dentro e fuori una storia. Scorsese Scorsese torna ai modelli del cinema classico di genere per tentare un aggiornamento della narrativa cinematografica trasfigurando il tutto con un nuovo e inedito sguardo allucinato.


La compagnia Maniambulanti, formatasi nel 2002, porta avanti la sua esperienza teatrale lavorando per un teatro per tutti, piccoli e grandi, un teatro da incontrare in piazza o nello spazio magico che ha palco e sedie. Un teatro di attori, pupazzi, burattini e oggetti, un teatro che racconta storie: ricordate, immaginate, sognate. La Compagnia è formata da Roberta Agostini, Daniela Carucci, Veronica Lujan e da tante mani, occhi, nasi e pensieri che vanno e vengono, ma restano.

DANIELA CARUCCI
Si laurea in Storia del Teatro con una tesi sperimentale sul Teatro Settimo. Partecipa alla fondazione della compagnia teatrale Lo Schiaffo diretta da Boris Vecchio. Collabora alla realizzazione di spettacoli del Teatro della Tosse (I Persiani, e La Leggenda Aurea) dove si avvicina al mondo dei burattini animando i pupazzi disegnati da Lele Luzzati. Ha seguito laboratori con Jango Edwards, Leo Bassi e Costantino Pucci e con Antonio Viganò sul corpo poetico. Legata al teatro è anche la sua attività di redattrice che le ha permesso di venire in contatto con il pensiero di tanti protagonisti della scena contemporanea. Contemporaneamente svolge attività di educatrice e animatrice teatrale con bambini e ragazzi di comunità. Nel 2002 fonda il gruppo Mani Ambulanti e attualmente porta avanti una ricerca quotidiana su un teatro misto di figura e attore e lavora con la compagnia di teatro ragazzi Teatro del Piccione.

ROBERTA AGOSTINI
Compie studi artistici, laureandosi all'Accademia Ligustica di belle Arti di Genova con una tesi sull'arte terapia, in collaborazione con l'Istituto delle Materie e delle Forme Inconsapevoli di Quarto. Approfondisce gli studi con il Master di Architettura per lo Spettacolo, tenuto alla facoltà di Architettura di Genova. Lavora come scenografa e costumista con teatri e compagnie di Genova tra cui il Teatro dell’Archivolto, Teatro Carlo Felice, Teatro Cargo, Teatro della Tosse, Teatro del Piccione. Partecipa a format e a cortometraggi per la televisione e il cinema. Contemporaneamente svolge attività di educatrice e animatrice teatrale con bambini e ragazzi di centri socio educativi. Segue un percorso di studio della danza contemporanea con Nicoletta Bernardini e Giovanni di Cicco, inizia a far parte della compagnia Maniambulanti nel 2005 come scenografa e animatrice - attrice.

com.