Arriva finalmente al Nuovofilmstudio "This is England", lo splendido film di Shane Meadows vincitore del premio speciale della giuria alla prima Festa Internazionale del Cinema di Roma e del premio come migliore film al British Independent Film Awards 2006.
ven 16 settembre (20.30 - 22.30)
sab 17 settembre (17.30 - 20.30 - 22.30)
dom 18 settembre (15.30 - 17.30 - 20.30 - 22.30)
lun 19 settembre (15.30 - 20.30 - 22.30)
This is England
di Shane Meadows
Gran Bretagna 2006, 101'
con Thomas Turgoose, Stephen Graham, Jo Hartley
1983. L'Inghilterra è agitata dalla missione voluta dal primo ministro Margaret Thatcher per la riconquista delle isole Falkland, invase da un contingente militare argentino. L'azione è costata la vita al padre di Shaun, un ragazzino dodicenne che ora vive con la madre in una cittadina britannica del nord. Senza una figura paterna, colmo di rabbia e solitudine, Shaun viene spesso preso di mira dai compagni di scuola e sfuggito dagli adulti. Durante le vacanze estive il ragazzino incontra però un gruppo di giovanissimi skinhead, molto coeso nonostante sia formato da ragazzi e ragazze appartenenti a diverse sottoculture, coi quali riesce finalmente a stringere amicizia. Fino a quando non arriva Combo a rompere gli equilibri, un ex carcerato "convertito al nuovo corso del movimento", violento, razzista e nazionalista...
Rimasto inspiegabilmente fermo nei magazzini della distribuzione italiana fino a oggi, "This Is England" è il film vincitore del premio speciale della giuria alla prima Festa Internazionale del Cinema di Roma e del premio come migliore film al British Independent Film Awards 2006. Il regista britannico Shane Meadows, uno tra i più brillanti della scena inglese contemporanea, si guarda indietro e si ritrova ragazzo nei primi anni '80, riscoprendo la sua solitudine e i suoi sogni. Lo sguardo autobiografico di Meadows sull'Inghilterra di quegli anni è ambivalente: traspare la passione per la propria terra, attraverso la musica e i tipici luoghi comuni della gioventù britannica dei tempi, mentre si percepisce una forte critica a un paese che lo delude, perchè si cresce e si diventa adulti senza grosse prospettive. Una storia dura, che affronta temi difficili, ma narrata con sorprendente naturalezza, grazie all'ottimo cast, tra cui spicca lo straordinario protagonista Thomas Turgoose, e al piglio registico di Meadows, immediato, viscerale, sincero.
http://www.nuovofilmstudio.it/scheda012.html
Programmazione iniziative e seconde visioni:
mar 20 settembre (15.30 - 21.15)
mer 21 settembre (21.15)
Poetry
di Lee Chang-dong
Corea del sud 2010, 135'
con Yoon Jeong-hee, Lee Da-wit
Mija è una signora anziana che vive con suo nipote in una piccola città di provincia attraversata dal fiume Han, nella Corea del Sud. La donna è piena di curiosità e nel tempo libero si appassiona a un corso di scrittura poetica. Ma, mentre un controllo medico le fa scoprire di avere le prime avvisaglie del morbo di Alzheimer, il suo sogno di scrivere poesia deve fare i conti con una realtà ancora più dolorosa, a cui si rifiuta di prestare il fianco. Una realtà a cui si ribella con la ricerca della bellezza...
"Poetry" è il nuovo lavoro di Lee Chang-dong, ex ministro della cultura coreano e regista di alcuni film strepitosi, tra cui una delle più belle e dolorose riflessioni sulla storia del suo paese, "Peppermint Candy", e l'intenso dramma "Oasis". Come già i suoi film precedenti, "Poetry" è un'opera molto ambiziosa: una ballata tenue di avvicinamento alla morte che cerca di riflettere sul senso della vita, sulla memoria e sull'oblio dell'identità, ma con un approccio del tutto naturalistico e privo di sottolineature melodrammatiche (persino quando le svolte narrative sembrerebbero richiederle). Il film gioca tutto sulla splendida, ironica ma dolente, interpretazione di Yoon Jeong-hee (star del cinema coreano degli anni '70, vincitrice di 24 premi come attrice nel suo paese e assente dagli schermi da più di 15 anni), che integrandosi con l'altrettanto ottimo lavoro di Lee Chang-dong, dà vita a una storia articolata e pulsante, il cui finale, misterioso e implicito, è davvero la perfetta quadratura del cerchio.
http://www.nuovofilmstudio.it/scheda003.html
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