Il restyling della Neo Romantica ci coinvolge tanto che passiamo ad altro. Non il provvidenziale rinvio della sua partenza ma quella puntuale della gemella della povera Concordia, la Costa Serena.
All'armatore pare stia particolarmente a cuore l'ambiente, specie quando è costretto ad occuparsene davvero come al Giglio, ingaggiando quanto di meglio al mondo ci sia nel settore dei succhiatori di nafta pesante e gasolio. Per carità: purchè in mare non ci siano le onde, che se no si ferma tutto.
Intanto il settimanale Savona Economica pagato da tutti noi attraverso la locale camera di commercio si cimenta in un raccapricciante editoriale anonimo in merito, che non merita di essar commentato nè riportato, se non altro per rispetto alle Vittime e ai loro familiari, oltre che dell'informazione in senso largo.
La Costa Serena è partita questo pomeriggio dal porto di Savona, con il consueto pennacchio tossico che ha impestato l'aria fino all'Ospedale San Paolo, che notoriamente non chiede altro.
Fa davvero specie quanta ipocrisia possa esserci nella comunicazione "ambientale" di certe grandi aziende. Attentissime (a parole) all'acqua, quanto del tutto irrispettose dell'aria; in particolare di quella di Savona, dove le loro soste - oltre a portare immenso e certificato beneficio ai commerci - riversano effluvi venefici nel centro della Città.
Vabbuo'.
E tanto per cambiare i soliti: ssssshhhhhh...
Spiace se sembriamo un po' avvelenati, ma sarà quest'aria.
(La foto di copertina è di oggi pomeriggio, 13 febbraio 2012, come il filmato qui sotto)