- 02 agosto 2012, 11:34

Ilva, te pareva: contestazione con fumogeni, ripreso comizio. E Camusso prontissima sfrutta l'assist

Un gruppo di "contestatori" ha fatto una incursione con fumogeni nella piazza della Vittoria dove era in corso il comizio dei leader sindacali confederali. Il comizio e' stato sospeso e poi ripreso. I previsti dementi dell'Apecar immediatamente strumentalizzati dalla Camussa. Ferrante (ex prefetto, ora presidente ILVA) si supera: W le manifestazioni, va dicendo (!) Tutto come previsto

La manifestazione sindacale e' stata conclusa in seguito all'incursione di un centinaio di contestatori appartenenti a Cobas e centri sociali. Polizia e carabinieri in tenuta antisommossa hanno impedito che i contestatori raggiungessero il palco. L'interruzione e' avvenuta durante l'intervento del segretario Fiom Landini.

I contestatori, giunti nel cuore della piazza a bordo di un furgoncino da cui diffondevano fumogeni colorati, sono stati invitati dagli organizzatori della manifestazione sindacale a prendere la parola dal palco. Si tratta di formazioni che sostengono la necessita' di chiusura immediata dell'Ilva per interrompere la diffusione di inquinanti e contestano la posizione dei sindacati che vogliono
salvaguardare lavoro e ambiente.

I contestatori che hanno interrotto la manifestazione sindacale di Taranto sono giunti in piazza facendosi largo tra la folla a bordo di un Apecar. Hanno diffuso fumogeni e lanciato uova contro il palco da dove era in corso il comizio. Secondo quanto riferito dal segretario della Fiom, Maurizio Landini, durante l'incursione i contestatori hanno staccato  fili del sistema di amplificazione. L'incursione era stata preceduta da fischi durante il comizio del leader della Cisl, Raffaele Bonanni.

''Non e' giusto e non e' legittimo impedire lo svolgimento di una manifestazione''. Lo ha detto il segretario nazionale della Cgil, Susanna Camusso, riferendosi alla sortita di Cobas e centri sociali che hanno fatto sospendere la manifestazione dei lavoratori Ilva in piazza, poi ripresa dopo circa un'ora. ''E' sempre facile dire - ha aggiunto - che si poteva fare qualcosa di piu'. Non e' ammissibile pero' che in una vicenda cosi' complicata si faccia del sindacato e dei lavoratori il capro espiatorio. Cosi' loro (riferito ai contestatori, ndr) hanno ottenuto una visibilita' che altrimenti non avrebbero avuto''

Si accoda l'ex prefetto di Milano, reclutato a presidente ILVA quando iniziava a tirare una brutta aria e a non esserci più le mezze stagioni

"FERRANTE, BISOGNA SEMPRE USARE MOLTO BUON SENSO 'CHI TURBA MANIFESTAZIONE NON FA GRANDE SERVIZIO AI LAVORATORI' (ANSA) - BARI, 2 AGO - ''Bisogna sempre conservare e usare molto buon senso, chi interviene per turbare non fa un grande servizio alle ragioni dei lavoratori e della democrazia'': cosi' il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, a Bari ha risposto alle domande dei cronisti sulla interruzione, da parte di un centinaio di contestatori, della manifestazione che si e' tenuta stamani a Taranto. Nella sede della Regione Puglia Ferrante partecipera' ad un incontro con il governatore, Nichi Vendola, e il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini."

Ferrante ha aggiunto che ''le manifestazioni dei lavoratori sono giuste, legittime e danno l'idea della volonta' di essere presenti per conservare il posto di lavoro''. Poi si supera: ''Ben vengano - ha proseguito il presidente dell'Ilva - queste manifestazioni che io vedo con grande favore''.

Parlando con i cronisti, Ferrante ha sottolineato che ''bisogna sempre rispettare il diritto a manifestare. Chi interviene per turbare gli animi - ha ribadito Ferrante - non fa un grande servizio alle ragioni dei lavoratori e alle ragioni della democrazia''

Le agenzie diffondono anche le parole di un lavoratore ILVA, finalmente

 

"Questi sindacati non ci rappresentano''. Lo ha detto uno dei contestatori, operaio dell'Ilva, che hanno interrotto il comizio dei segretari confederali e dei metalmeccanici a Taranto. ''Hanno tirato il peggio di noi, il peggio di questa citt… . In quella fabbrica - ha aggiunto - non ci sono diritti, non c'e' dignita'. C'e' abbandono totale.

Noi conosciamo i nostri problemi e chi ci rappresenta. Se un segretario interviene a un'assemblea manifestando solidarieta' a otto persone che ci hanno sottomessi, perseguitati, minacciati e avvelenati - ha concluso il lavoratore - e' un sindacato che non conosce i nostri diritti o e' troppo assoggettato all'azienda"

 

 

com.