Lo afferma in una intervista a Repubblica il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, dopo che l'Ilva resta sequestrata ma non chiude i battenti. ''La bonifica della fabbrica - spiega - avviene nel momento in cui si continua a produrre''.
Se ''non ci fosse stato'' il primo provvedimento del giudice Todisco, comunque, ''ritengo che saremmo andati avanti con i palliativi. Questa invece e' la classica storia per cui bisognava dare la classica spallata perche' ci fosse il lieto fine''.
E ora ''i soldi pubblici'', i 336 milioni stanziati dal governo per il risanamento, ''saranno spesi per realizzare opere pubbliche. Quanto a Ilva deve investire parte degli utili per evitare di avvelenare una comunita'. Vale un principio sacrosanto: chi inquina paga''.