Attualità - 23 ottobre 2012, 15:29

Vado come Taranto: i Cittadini devono sapere

Ieri la pubblicazione dei dati allarmanti di Taranto, ma anche a Savona l’Ordine dei Medici ha fornito in questi anni cifre estremamente allarmanti, riferendosi ai dati del periodo 1988-2004


 
“La mortalità generale standardizzata dell’intera Provincia di Savona è risultata significativamente più elevata rispetto alla media regionale in entrambi i sessi, con un eccesso di 1356 decessi fra i maschi e 1308 fra le femmine rispetto all’ atteso in base alla mortalità standardizzata della Regione Liguria nel periodo ‘88-2004...
 
Tumori.
La mortalità per tumore è significativamente maggiore in P Sv rispetto alla media nazionale, sia per i maschi che per le femmine, e possiamo notare una certa corrispondenza fra le aree con eccessi di mortalità ed aree più inquinate.
Risulta evidente che le aree in cui la mortalità per tumore è aumentata rispetto alla media regionale corrispondono a quelle maggiormente inquinate (nel periodo ‘99-2004 a Vado Ligure fra i maschi i TST di mortalità per centomila abitanti sono stati di 327, contro i 282 della media regionale).
Ancora maggiore la discrepanza dei dati fra Italia e provincia di Savona fra le femmine: il tasso standardizzato di mortalità per centomila abitanti è pari a 140 per l’Italia contro i 199 per Savona. A Vado Ligure si arriva addirittura a 212.
 
Malattie cardiovascolari.
Esse sono incrementate rispetto alla media regionale sia fra i Maschi (+ 32% a Savona, + 46% a Vado, + 49% a Quiliano ) che fra le Femmine (+ 37% a Savona, + 42% a Vado, + 57% a Quiliano).
 
Malattie cerebrovascolari.
La mortalità standardizzata per ictus risulta fortemente più elevata in provincia di Savona rispetto alla media regionale, sia fra i maschi: +37%, che fra le femmine: + 23%.
Anche per l’ictus, che sappiamo avere una stretta correlazione con l’esposizione alle PM 2,5 (mortalità + 83% nelle donne in età postmenopausale per ogni incremento ad esposizione di 10 microgrammi m3 di PM 2,5), si evidenzia una maggior mortalità piuttosto ben correlabile con le aree più inquinate…”

(tratto dal documento dell’Ordine dei Medici, 2 dicembre 2010)
 
 

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