Attualità - 31 marzo 2013, 10:00

La Liguria punta sugli antichi mestieri per dare un futuro ai giovani

Riscoprire gli antichi mestieri di Liguria, valorizzarli per evitarne la scomparsa e aiutare i giovani a trovare lavoro nelle imprese artigiane. Per questo, a ottobre, la Regione Liguria, assessorato alle Finanze e alla Formazione aveva stanziato 2 milioni e 270mila euro del Fondo sociale europeo.

Con la chiusura del bando, l’assessore regionale Pippo Rossetti,  insieme  con i  rappresentanti regionali di Cna e Confartigianato Liguria, Laura Viacava e il segretario ligure Luca Costi, ha presentato in mattinata i risultati della selezione e i progetti ammessi al finanziamento che avvieranno al lavoro oltre centocinquanta giovani.

Dei ventidue progetti in graduatoria  arrivati in Regione dalle  province liguri,  sono tredici  quelli “promossi”.

L’elenco comprende: “Composizioni floreali tra tradizione ed innovazione”(Cpfp G: Pastore), “La filigrana di Campoligure” (Xelon Sinergetica), “Cioccolatando” (Ial Liguria), “Fabbro/a” (Scuola edile della Provincia di Imperia), “Muretti a secco e manutenzione del territorio” (Forma), “Le botteghe delle caterinette”, moda (Isforcoop Savona), “Percorso integrato per falegname” (Aesseffe Scpa Savona), “Falegname specializzato in complemento di arredo” (Villaggio del Ragazzo), “Cucire e tagliare per lavorare”( Ial Liguria), “Il falegname dalla tradizione all’innovazione” (Ecipa Genova) , “Addetto alla costruzione e manutenzione dei muretti a secco” (Ente Scuola Edile di Savona), “L’artigianato della carta” (Xelon Sinergetica Srl), “Panificatori o pastai della tradizione ligure” (Ats Futura) .

Per ogni corso sono previsti  12 allievi per un totale di 156 corsisti complessivi. Questi allievi  oltre alla formazione,  faranno una esperienza lavorativa in Liguria o fuori regione.

 L’iniziativa  si inserisce nel contesto delle azioni che la Regione Liguria porta avanti “per valorizzare un settore fondamentale per la nostra economia e rendere competitive le piccole imprese dell’artigianato, offrendo opportunità di inserimento professionale”, spiega Rossetti.

“In pratica, è questa la novità, le  aziende sono chiamate direttamente a lavorare  nel momento della formazione e della crescita delle persone in modo che finito il percorso questi giovani abbiano tutte le competenze utili agli artigiani”, afferma Rossetti.

 

cs