Eccezionale scoperta a Cengio: il Santuario della Natività ospita nel sottosuolo una grotta sacra con altare dell'anno mille

La Provincia di Savona si arricchisce di un’altra scoperta storica. Il Santuario della Natività di Maria Vergine di Cengio Alto, eretto nel 1662, ospita infatti al di sotto della chiesa stessa una grotta, utilizzata sinora come cantina, con all’interno un altare anteriore all’anno mille.

Questa struttura, che corre lungo tutto il perimetro della cavità, ricorda un mitreo, centro del culto ed il luogo di incontro dei seguaci del Mitraismo, un'antica religione ellenistica, di molto precedente dunque alla nascita di Cristo. Il Santuario della Natività sorge sulle fondamenta di un’altra chiesa, andata distrutta durante la dominazione spagnola. Come mai una chiesa cristiana del 1600 ospita all’interno uno spazio religioso ben antecedente? 

I primi studi sulla parrocchia di Cengio Alto si devono alla storico Simone Badoglio, che nel corso di questi anni ha fatto una serie di ricerche dedicate appunto al luogo. La scoperta di questa grotta sotterranea si deve invece a Giorgio Baietti, giornalista che da anni si occupa degli enigmi riguardanti Rennes le Château, un piccolo paesino francese, legato alla figura dell'abate Bérenger Saunière e che collabora con importanti trasmissioni del settore, quali “Voyager” e “Mistero”.

Baietti, insieme ad Alessandro Pancini, Luciano Dotta, il fotografo Carlo Pastorino, Danilo Perrone e i fratelli Grasso, proprietari della cantina, facenti parte inoltre dell’associazione “Area Giulinnu” ha fatto questa importante scoperta, ma i misteri non finiscono qua. All’interno del chiesa è stato inoltre trovato un paramento sacro del 1500 su cui è rappresentata la morte che calpesta il cappello cardinalizio e schiaccia quindi i poteri religiosi. La particolarità della figura è che è rappresentata con un terzo occhio in fronte, un richiamo quindi molto forte alla massoneria.

Tra i tanti dipinti della volta è inoltre rappresentato un Cristo morente con un braccio penzolante verso il basso. All’estremità la mano ha un indice lunghissimo, che punta all’ingiù,  quasi a voler indicare la grotta sotterranea.

La scoperta ha suscitato immediatamente interesse tra gli esperti del settore, tanto che il mensile “Mistero”, che esce tra oggi e domani in edicola, gli ha dedicato un articolo. Marco Berry inoltre, uno degli inviati della trasmissione di Italia uno “Mistero” ha dimostrato molto interesse e una delle puntate future del programma potrebbe essere proprio ambientata nel Santuario della Natività.

Il prossimo romanzo di Baietti sarà ambientato proprio nelle vallate valbormidesi, tra Cengio, Altare e il savonese. Dopo la base segreta sotto il Colle del Melogno, quali altre sorprese ci riserverà la nostra Provincia?