Solidarietà - 16 maggio 2014, 10:45

Vado Ligure, la sms “Diritto & doveri” spegne 105 candeline

Il 16 maggio 1909 nasceva la società di Sant’Ermete

Avere 105 anni e non sentirli. Oggi la sms “Diritto & doveri” di Sant’Ermete, nel comune di Vado Ligure, spegne 105 candeline.

La società è un sodalizio fondato nel 1909 e da allora i soci hanno sempre per promuovere lo spirito di solidarietà umana, nell’interesse dell’intera comunità sociale e per rafforzare i principi di mutualità.

Il sodalizio, spiega l’associazione, che dal punto di vista storico non rappresenta per la sua comunita' solo una societa' di mutuo soccorso , ha ampliato i suoi compiti diventando un punto di riferimento per tutti i cittadini oltre che per lo scopo sociale , anche per la scuola , per i presidi sanitari, per lo sviluppo urbanistico  e per la struttura religiosa”.

Nel novembre 2009 la sms “Diritto & doveri” è diventata anche la sede ufficiale dell’associazione Roberto Peluffo, nata per ricordare, attraverso varie iniziative, la figura di Peluffo,  sindaco della città di Vado e :”uomo di elevata dirittura morale”.

La Sant’Ermete continua a svolgere attività sociali molto aggregative, sottolinea il presidente Bruno Oliveri. Questa mattina, ad esempio, i bambini della scuola elementare stanno usando la nostra ex-sala da ballo come palestra. Abbiamo fatto un accordo con la direzione didattica dove noi gli permettiamo di usare questi nostri spazi a titolo gratuito per due anni e così li portano qua, senza dover affittare altri spazi”.

Palestra, ma non solo. La Sant’Ermete per due pomeriggi a settimana si trasforma anche in un doposcuola. “Dopo aver mangiato, continua Oliveri, i bambini vengono qui da noi a giocare, dove sono seguiti da alcuni insegnanti disoccupati”. E  poi borse di studio per l’acquisto di materiali scolastici per i bimbi meno fortunati, insomma lo spirito sociale dl mutuo soccorso è più vivo che mai.

“Tutte le iniziative che promuoviamo sono autofinanziate, tramite feste e sagre e continuiamo a lavorare affinchè non venga mai a mancare lo spirito sociale”, conclude Oliveri.

Cinzia Gatti