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Attualità | 17 maggio 2014, 18:00

Albenga: "regalasi margherite" in questo modo i floricoltori ingauni manifestano per l'invenduto

Si terrà domani ad Albenga a partire dalle ore 8,00 e per tutta la giornata la manifestazione “18 Omaggio” durante la quale sul Viale Italia tutti i floricoltori aderenti regaleranno ai cittadini margherite e fiori per sensibilizzare tutti i partecipanti circa la problematica vissuta nel settore

Albenga: "regalasi margherite" in questo modo i floricoltori ingauni manifestano per l'invenduto

Si terrà domani ad Albenga a partire dalle ore 8,00 e per tutta la giornata la manifestazione “18 Omaggio” durante la quale sul Viale Italia tutti i floricoltori aderenti regaleranno ai cittadini margherite e fiori per sensibilizzare tutti i partecipanti circa la problematica vissuta nel settore.

Ci spiega Gianni Benza intervistato ai microfoni di Radio Onda Ligure 101 “La decisione di portare avanti questa iniziativa è nata da una segnalazione di un floricoltore ingauno che per il secondo anno di fila si è visto costretto a buttare il lavoro di una stagione a causa dell’invenduto.”

Margherite al macero dunque e non è certo la prima volta purtroppo che diversi imprenditori del settore si sono visti costretti a buttare letteralmente il lavoro di una stagione.

Continua poi Gianni Benza “Quel floricoltore, dopo aver riscontrato per il secondo anno di fila di trovarsi davanti ad un invenduto considerevole, con migliaia di margherite destinate al macero, ha deciso di mettere un carrello con i fiori fuori dalla propria azienda con un cartello “regalasi margherite”. Qualcuno l’ha fotografato e postato su Facebook, da qui è nata la mobilitazione generale nel settore”.

Un’altra volta i social network, dunque, si fanno strumento di diffusione di idee, opinioni, proteste ed iniziative permettendo un tam tam rapido ed efficace che in questo caso ha realmente mosso le acque e generato questa iniziativa.

A determinare la situazione sicuramente sono diversi fattori, la crisi economica prima di tutto, ma anche la sempre crescente concorrenza estera ed in particolare proveniente da Spagna, Olanda  ma anche dal Centro-Sud Italia che determinano spesso una eccedenza dell’offerta rispetto alla richiesta che spesso determina uno scarso adeguamento del prezzo del prodotto finale all’aumento dei costi e conseguentemente la diminuzione dei margini di guadagno.

Afferma poi Gianni Benza “Noi vogliamo sensibilizzare al problema tutti i cittadini e chiediamo un sostegno oltre che da parte delle associazioni di categoria, anche dal mondo politico. Ci tengo a precisare che la nostra iniziativa non si veste di alcun colore politico, il motivo è che cerchiamo di arrivare indistintamente a tutti, perché il problema è generalizzato e deve essere risolto”.

Difficile forse trovare un modo concreto per poterlo fare anche se si parla ad ogni modo di cercare di promuovere e pubblicizzare il territorio ingauno in maniera più efficace oltre ad effettuare un censimento di produzione ed una programmazione in modo tale da rendere i floricoltori edotti della situazione del territorio e permettere loro di effettuare le scelte opportune e magari tornare a puntare anche su altri prodotti diversi dai fiori che da sempre hanno caratterizzato il nostro territorio.

Mara Cacace

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