Gentile Sig. Giuliano Pastrengo, mi permetto di inviarle queste due righe per
dirle che ho letto quasi casualmente il libro Ciclismo in Val Bormida, curato
da Bruno Chiarlone, anche per l’ammirazione che mi lega a lui.
Vivendo a Milano, ed in quanto donna, devo dire che conosco solo per sentito
dire le vicende legate al ciclismo, per via di nomi famosi per esempio come
quello di Fausto Coppi e di Gino Bartali, la cui eco ci arriva anche dalle
canzoni di Paolo Conte.
Ma è leggendo questo libro che mi sono resa conto di quanta importanza ha
avuto l’attività legata al ciclismo nella vostra bella Val Bormida, e di come
solo la passione di tifoso, le capacità organizzative, l’entusiasmo, la
laboriosità di una persona come lei hanno potuto garantire il formarsi di
gruppi ciclistici, assicurarsi l’appoggio degli sponsor, inventarne le divise.
Mi è piaciuto leggere che complice dell’affermarsi dell’attività ciclistica
può essere stato anche il periodo dell’austerity, causato dall’aumento del
prezzo del petrolio, che ha fatto sì che si riscoprisse nei giorni festivi l’
utilizzo della bicicletta a dispetto dell’automobile.
Passione che si trasformò poi anche in agonismo, dopo che le gare venivano
organizzate in coincidenza delle sagre festive e le feste di paese. Ho
apprezzato anche le biografie di personaggi come Ezio Borgna e Bruno Umidio,
con gli aneddoti a loro legati. Bella l’introduzione delle foto e degli
articoli di giornale. Con questo le faccio i miei più sinceri complimenti.
In Breve
martedì 16 aprile
martedì 09 aprile
lunedì 08 aprile
giovedì 28 marzo
giovedì 21 marzo
martedì 12 marzo
lunedì 11 marzo
martedì 05 marzo
venerdì 01 marzo
Che tempo fa
Rubriche
Accadeva un anno fa
Attualità
Attualità
Attualità