Sanità - 28 ottobre 2014, 16:15

E' giusto vaccinarsi contro l'influenza? No secondo l'omeopata Carlo Tonarelli

Chi si deve vaccinare? E' necessario farlo? Abbiamo chiesto una opinione "fuori dal coro" al noto medico omeopata di Albenga Carlo Tonarelli: "Vaccinazione da non fare, inefficace e dannosa"

 

È partita ieri la campagna di vaccinazione anti influenzale 2014/2015. Quest’anno la battaglia si fa contro l’”Americana”, questo il nome dato all’influenza di stagione provocata da 3 ceppi di virus A/H1N1/California, A/H3N2/Texas, B/Massachusetts.

Per la campagna vaccinale la Asl 2 ha messo in preventivo l’acquisto di 60 mila 700 dosi di vaccino antinfluenzale, più un ulteriore 20% in caso di forte richiesta.

Le indicazioni invitano ad effettuare il vaccino:

·  Le persone che hanno più di 65 anni, anche se in buona salute.

·  Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da particolari malattie croniche e sotto indicazione del proprio medico curante

·  Donne che all'inizio della stagione epidemica si trovino al secondo o terzo trimestre di gravidanza.

·  Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti.

·  Medici e personale sanitario di assistenza.

·  Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio.

·  Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e particolari categorie di lavoratori (es. forze di polizia e vigili del fuoco).

Ma non tutti i medici concordano e promuovono la campagna di vaccinazione e così abbiamo chiesto al dottor Carlo Tonarelli noto medico omeopata la sua opinione a riguardo.

Ci riferisce il dottor Tonarelli “In questi ultimi anni stiamo assistendo sempre di più alla diffusione da parte dei mass media di messaggi di paura che, quando vengono adeguatamente analizzati, dimostrano di essere non solo ingiustificati, ma addirittura appositamente creati e gonfiati secondo un piano prestabilito".

Continua il medico:“La novità di quest’anno è la vaccinazione in gravidanza. Ci dicono di vaccinare anche le gravide, però va ricordato che le stesse Ditte Farmaceutiche produttrici di vaccini antinfluenzali scrivono nella scheda tecnica dei loro vaccini questa frase che si commenta da sola: “Nell’uomo, fino ad oggi, i dati sono inadeguati per valutare il rischio teratogeno e fetotossico durante la gravidanza. In gravidanza, nelle pazienti ad alto rischio, i possibili rischi dell’infezione devono essere valutati rispetto ai possibili rischi della vaccinazione”

“Le condizioni igienico sanitarie in cui viviamo oggi rendono difficile l’ipotesi di una pandemia. In realtà, forse, un giorno sarà possibile quando si creeranno due condizioni concomitanti: che la popolazione italiana diventi immunologicamente estremamente debole “grazie” alle numerose vaccinazioni pediatriche e antinfluenzali annuali e alle sempre più frequenti assunzioni di farmaci come cortisonici e antibiotici e che in qualche laboratorio venga “creato” per scopi sperimentali qualche virus anomalo particolarmente virulento che poi sfugge al controllo dei ricercatori e si diffonde nella popolazione, ma ad oggi non è così".

“Una grossa e importante metanalisi che ha analizzato 20 trial clinici e che è stata pubblicata nel 2003 ha dimostrato che la vaccinazione antinfluenzale ha una scarsissima efficacia clinica perché: è necessario vaccinare circa 45 persone per avere un solo caso di influenza in meno, riduce il tempo di malattia per ogni episodio influenzale di circa 0,3 giorni, non riduce in modo significativo né le complicanze né i ricoveri ospedalieri da influenza.

“La mia proposta personale consta di 4 punti:1 – Non dobbiamo credere a tutto quello che ci viene detto2 – Dobbiamo perdere un po’ di tempo per leggere libri e articoli indipendenti, specie nel campo sanitario,3 – Non dobbiamo vaccinarci e in particolare non dobbiamo vaccinare i nostri figli, perché sono particolarmente sensibili ai danni dei vaccini avendo un sistema immunitario non completamente sviluppato.4 – Dobbiamo aprirci al mondo delle Medicine Naturali e in particolare all’Omeopatia, perché in questo modo non insegniamo all’organismo a difendersi”

 

Mara Cacace