Si è svolto ieri nella sede della Regione Liguria, in Piazza Defeffari, un incontro sul tema del nuovo approdo turistico di Spotorno.
Alla riunione erano presenti Raffaella Paita, assessore alle infrastrutture, Gabriele Cascino, assessore all'urbanistica, Renzo Giccinelli, assessore all'ambiente, Nino Miceli, capogruppo PD, oltre ai tecnici regionali dell'urbanistica e dell'ambiente; per il Comune di Spotorno erano presenti il Sindaco, Gian Paolo Calvi, il vice Sindaco, Franco Riccobene, il consigliere, Giuseppe Vitellaro.
La riunione che fa seguito ad una serie di precedenti incontri, aveva il compito di confrontare la nuova soluzione di approdo turistico con le indicazioni previste dal nuovo Piano della Costa in itinere, che per la zona della discarica prevederebbero un porto a secco.
L'amministrazione comunale, dopo la moratoria regionale che aveva cancellato l'ultimo progetto, aveva espresso la sua contrarietà ad una soluzione a terra che non avrebbe cancellato la discarica Serra, ma che l'avrebbe riutilizzata, e che sarebbe stata di difficile soluzione, anche per le difficoltà di investimenti privati. Per questa ragione aveva avviato, alcuni mesi or sono, dopo aver avuto l'appoggio del Presidente Burlando, una trattativa con la Regione, ed in particolare con la Paita e Cascino, per individuare una soluzione più ridimensionata in grado di rispettare gli arenili a Levante e la prateria di Posidonia di fronte al sito interessato dal progetto.
La nuova soluzione è stata ipotizzata sulla base di queste indicazioni; il nuovo progetto disegna dunque un piccolo approdo per imbarcazioni di piccole dimensioni, visto il fondale di ridotta profondità, che però cancellerebbe la discarica, il cui attuale sito diverrebbe in buona parte bacino acqueo.
Il progetto, inoltre, avrebbe la particolarità di non utilizzare quota di arenili, restituendo anche una spiaggia da destinare alle attività marine delle associazioni e al diving.
La Regione, questa volta accetterebbe la soluzione proposta, frutto anche di una trattativa, perché le opere per la realizzazione dell'approdo e soprattutto quelle che interesserebbero l'eliminazione della discarica Serra, sarebbero contenute da un'opera provvisoria di tutela della qualità del mare, un palancolato, senza influire, quindi, negativamente sulla Posidonia.
L'accordo con la Regione Liguria, settore urbanistica e ambiente, verterebbe, dunque, sulle due questioni: ridotte dimensioni dell'approdo e tutela della posidonia con prescrizione di realizzare i lavori in tutela ambientale.
La differenza rispetto al passato risiederebbe nell'inserimento della destinazione urbanistica ad approdo turistico del sito Serra nel nuovo Piano della Costa della Regione Liguria, in fase di approvazione definitiva. Il Piano della Costa porterebbe con se l'approvazione della VAS, Valutazione Ambientale Strategica, che darebbe il via libera alla realizzazione dell'opera, senza più varianti urbanistiche e senza rischi di non approvazione ambientale.
Una differenza sostanziale rispetto al passato che permetterebbe Spotorno e tutto il Golfo dell'Isola di dotarsi di una infrastruttura turistica fondamentale per lo sviluppo economico. Il progetto, inoltre, prevederebbe ridotte cubature nell'area demaniale, lasciando libera la vista panoramica e congiungendo le due passeggiate Spotorno-Noli. Un'opera che qualificherebbe tutto il golfo e metterebbe in condizioni la nostra economia di essere rilanciata.
Ora la parola passa al nostro Consiglio Comunale che già l'11 novembre p.v. approverà la richiesta di modifica richiesta dalla Regione Liguria, da Porto a secco ad approdo turistico, e che aprirebbe la strada all'approvazione definitiva del Piano della Costa che dovrebbe avvenire antrogennaio 2015.
Il Sindaco di Spotorno, ha sostenuto nell'incontro la battaglia che in questi tre anni è stata portata avanti per cancellare definitivamente lo scempio ambientale rappresentato dalla discarica. Una battaglia molto sentita dai nostri cittadini e dai turisti che non comprendono per quali ragioni in 50 anni non si sia riusciti a liberarsene.
Lo stesso impegno profuso per migliorare l'immagine turistica del nostro Golfo si è sempre scontrato con la presenza incoerente di 64 mila metri cubi di inerti costantemente erosi da mare e che in mare hanno trasferito ogni tipo di materiale.
Va inoltre ricordato che il primo a comprendere le ragioni poste da questa amministrazione fu il Presidente Burlando circa un anno fa e che a settembre, durante la sua visita per l'apertura del Premio Internazionale Nuovo Giornalismo, confermò il suo impegno per una soluzione di approdo turistico in equilibrio con la Costa.