“Endorsement 3 (quando uno decide di NON aiutare il suo candidato)”. Oggetto del commento ironico di Livio Di Tullio, pubblicato sulla sua pagina facebook, sono le dichiarazioni rilasciate due giorni fa da sindaco Franco Orsi a Savonanews.
Il sindaco di Albisola aveva confermato la sua preferenza per Raffaella Paita nelle Primarie del Pd. L’assessore alle Infrastrutture incarnerebbe una via più moderata e pragmatica, in linea con il pensiero di Orsi, mentre Cofferati:”un lato tradizionale, legato alla sinistra più radicale”.
“Mi fa sorridere, commenta Di Tullio, il pensiero che un sindaco, con una storia di centrodestra, che attualmente viene considerato ancora parte di quello schieramento, dichiari di sostenere maggiormente la Paita, perché Cofferati appartiene ad una corrente storica che non apprezza. A mio avviso questo suo intervento è controproducente: Raffaella, ad esempio, è appoggiata da molti esponenti della Cgil, che non penso si riconosceranno nelle parole di Orsi”.
“L’elettorato del Pd è fatto anche di persone di sinistra, sottolinea ironico il vicesindaco. Sono molto contento di sapere che persone che fino a ieri votavano Berlusconi, ora votano per la sinistra. Sono un po’ confuso dal fatto che un esponente politico del centrodestra esprima giudizi che riguardano il Pd: potrebbe ufficializzare iscrivendosi al circolo di Albisola”.
Sabato, nel corso dell’annuncio della discesa in campo ufficiale per le Primarie, Sergio Cofferati aveva pubblicamente dichiarato la sua stima per Federico Berruti, invitandolo a seguirlo nell’avventura politica:” E' una ricchezza per il partito spero voglia fare insieme a me un pezzo di strada”.
“Attualmente, sottolinea Di Tulllio, ci sono due ipotesi politiche in campo, una in continuità con l’esperienza di Burlando, che è quella di Raffaella Paita, e l’altra radicalmente alternativa. Il nostro compito è capire se vogliamo continuare a gestire la regione in un certo modo, se vogliamo continuità oppure cambiamento. Io mi orienterò verso Sergio Cofferati, anche se personalmente avrei preferito Federico Berruti, che non raccoglieva consensi da Genova”.