“Il movente che ha spinto i due accusati ad uccidere Francesco Montis non si può dimostrare per insufficienza di prove”. Ieri sere “Le Iene” il noto programma satirico di Italia Uno, ha dedicato un ampio servizio al caso di Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni, scagionati nelle scorse settimane dall’accusa di aver ucciso il compagno di viaggio Francesco Montis. I due sono rientrati così in Italia sabato notte, dopo aver passato cinque anni nel carcere di Varanasi in India.
La prima ad essere intervistate nel servizio è la mamma Marina, che apre alle telecamere la stanza di Tommy ad Albenga e con le parole che solo una madre può avere dice:”Non vedo l’ora di averlo qua, per svegliarlo tutte le mattine e portargli il caffè nero come piace a lui”.
Le Iene hanno poi ripercorso, tramite un vecchio servizio, i motivi che hanno condotto all’arresto di Tomaso ed Elisabetta con l’accusa di aver ucciso Francesco Montis. Le telecamere hanno poi accompagnato Marina ed Euro Bruno ad accogliere Tomaso all’aeroporto di Malpensa, dove è atterrato sabato notte:”Ho sognato tantissime volte che Tommy mi diceva: sono tornato a casa solo per un attimo, ma ora vado di nuovo via”.
“Sono stati 1.825 giorni e notti insonni, prosegue Marina. Poi un giorno ho ricevuto la chiamata dell’ambasciatore:”Sono liberi”.
“Voglio andare a casa”, queste le prime parole pronunciate da Tomaso Bruno allo sbarco a Malpensa.
“Lì ho visto bastonare della gente: sentire le urla di queste persone è stato terribile. Racconta Tommy al microfono delle Iene. Ora c'è una nuova vita, nuove idee: si riparte”.