Politica - 01 marzo 2015, 14:10

Paolo Forzano: E’ veramente assurda tutta la vicenda del progetto della passeggiata di ponente di Savona

I punti dolenti sono molti. In primo luogo la scarsa lungimiranza del comune di Savona che invece di puntare ad un progetto ambizioso di rilancio della zona di ponente, che ovviamente sarebbe stato un rilancio dell’intera città di Savona, ha invece puntato ad una passeggiata di minima davvero “modesta”, incredibilmente “modesta”!

E’ veramente assurda tutta la vicenda del progetto della passeggiata di ponente di Savona. I punti dolenti sono molti. In primo luogo la scarsa lungimiranza del comune di Savona che invece di puntare ad un progetto ambizioso di rilancio della zona di ponente, che ovviamente sarebbe stato un rilancio dell’intera città di Savona, ha invece puntato ad una passeggiata di minima davvero “modesta”, incredibilmente “modesta”! 


Questa “modestia” fu già espressa nel PUC e data come indicazione da osservare ai progettisti. Ma gli amministratori della città di Savona hanno mai osservato recenti realizzazioni in Italia ed all’estero di passeggiate sul mare? Gli esempi sono molti, ed anche molto belli: ricorderei solo Barceloneta (la parte levante di Barcellona), la passeggiata di Valencia “stupenda”, la passeggiata di Malaga, che già straordinaria è stata ulteriormente espansa ed arricchita. 


Quì vicino ricordo la passeggiata di Nizza e quella di Mentone, ed ancora più vicino la passeggiata ad est di Pietra Ligure realizzata di recente, ed anche quella di Vado Ligure in corso di “aggiornamento”. Quella di Vado Ligure era già un’ottima passeggiata larga, sicura per i bimbi in quanto divisa dalla strada da una aiuola erbosa, ombreggiata, e molto larga. 


Ora il comune di Savona ha ristretto il numero dei partecipanti al concorso per la passeggiata di via Nizza ad un numero esiguo, ha posto limiti condizionanti, ha nominato una commissione giudicante di suo gradimento. 


Risultato? Ha vinto un progetto scadente, espressione della volontà della giunta, ma anni luce dall’essere un progetto di valore e di qualità. Un progetto con una prerogativa unica nel panorama mondiale: una passerella per i pedoni troppo vicina al mare, una passerella che è a metà strada tra gli insediamenti balneari ed il mare stesso con evidente conflitto tra chi passeggia e chi soggiorna al mare, una passerella soggetta ad essere estirpata dal mare. 


Questa passerella ha da subito avuto una forte contestazione da parte dei bagni marini come è naturale. Ma se ricordiamo quanto il mare ha eroso  la spiaggia in questi giorni passati, ebbene tale passerella sarebbe già stata completamente “eliminata” dal mare! Ottima conoscenza dell’azione del mare da parte dei progettisti, ma specialmente da parte degli amministratori comunali! Non sarebbe stato logico e “democratico” esporre i dieci progetti anche al giudizio della popolazione e della categorie economiche? Ebbene no! 


Ma l’assessore Di Tullio, colui che ha 'pilotato' il concorso di idee ha già dovuto fare un clamoroso dietrofront! Spinto dalle proteste dei gestori che hanno fatto ben presente l’assurdità della collocazione della passeggiata e l’azione che mare e salsedine avrebbero avuto su di essa, ha già ritirato la proposta e dichiarato che la passeggiata di via Nizza si farà non più sulla spiaggia ma lontana dai bagni marini. Un fallimento totale! 


Ma che dire allora del concorso di idee vinto dallo studio DodiMoss? Sarebbe da rifare totalmente il concorso? NO! Si rifarà solo il progetto. Sempre da parte di DodiMoss! Ma allora che senso ha avuto fare quel concorso? Il senso era quello di dare carta bianca all’amministrazione e di scegliere uno studio di progettazione al soldo di Di Tullio? Questo è quello che traspare! 


Che cosa ne uscirà? Imprevedibile e fuori anche dal giudizio di una qualsiasi commissione giudicante! Altro punto dolente la trasformazione di una arteria fondamentale per il traffico savonese, via Nizza, in una strada di quartiere, stretta ed inadeguata a sopportare il traffico attuale. 


Ma per fare questa operazione la logica suggerisce che “prima” bisogna trovare una soluzione alternativa: ovvero “progettare” e “fare” una strada che assorba il traffico che via Nizza non sarà più in grado di sopportare, e poi, ma solo poi, riadattare via Nizza. Anche quì il nulla! 


L’unica conclusione logica è che la programmazione territoriale non esiste: PUC (piano urbanistico comunale) e PUMT (piano urbano mobilità e trasporti) vanno avanti a spizzichi e bocconi secondo criteri totalmente al di fuori della logica, ed in mano a Di Tullio!

Comitato Casello Albamare
il Presidente
Paolo Forzano