Attualità - 06 maggio 2015, 12:46

Ritardi alla Piaggio di Villanova: reparto assemblaggio e sale motori in stand by

Questa mattina assemblea dei lavoratori, Mazziotta:"Molte persone in cassa. Avevamo siglato un accordo sindacale nel quale si parlava di rotazione, ma i lavoratori lamentano che non viene attuata"

 

Assemblea dei lavoratori della Piaggio questa mattina presso lo stabilimento di Villanova d'Albenga. Al confronto hanno preso parte i sindacati e tutti i lavoratori, anche quelli in cassa integrazione.

Due gli argomenti al centro dell'incontro: la presentazione della piattaforma del contratto integrativo aziendale e gli aggiornamenti sulla situazione produttiva.

A preoccupare maggiormente i sindacati sarebbe, oltre al futuro del sito di Genova, lo stato della produzione nel sito di Villanova d'Albenga. Come evidenziato in passato dalle organizzazioni sindacali, ci sarebbero dei ritardi sullo stato di avanzamento dei lavori, in particolare nel reparto di assemblaggio motori.

Attualmente il service e la produzione dei motori costituiscono le colonne portanti dello stabilimento, ma nella parte della motoristica, in particolare in quella appunto del montaggio, ci sarebbero diverse problematiche. La parte delle sale delle prove motori sarebbe la più penalizzata. Secondo il cronoprogramma dovrebbe entrare in funzione a fine maggio.

Per quanto riguarda la parte dei veivoli le rappresentanze sindacali stanno facendo degli incontri in questi giorni per cercare di risolvere i problemi.

 

“Questa mattina, spiega Gianni Mazziotta della UIL, abbiamo presentato la piattaforma del contratto integrativo aziendale. Per quanto riguarda Piaggio ci sono ancora diverse problematiche da risolvere”.

“Attualmente, prosegue il sindacalista, ci sono infatti moltissime persone in cassa integrazione. Avevamo siglato con Piaggio un accordo sindacale nel quale si parlava di rotazione, ma i lavoratori lamentano che non viene attuata. Anche la Laerh è in ritardo rispetto alle tempistiche preventivate, questo in conseguenza del non rispetto del cronoprogramma da parte di Piaggio”.

“Attualmente, rispetto a quanto preventivato, abbiamo circa quattro, cinque mesi di ritardo”, conclude Mazziotta.

 

 

Cinzia Gatti