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Politica | 16 maggio 2015, 09:15

Tornano le interviste doppie di Confartigianato

I candidati alla presidenza della Regione a confronto: Raffaella Paita con Giovanni Toti, Alice Salvatore e Luca Pastorino, Enrico Musso con Antonio Bruno. I sei candidati hanno sottoscritto le proposte di sviluppo per le micro e piccole imprese

Tornano le interviste doppie di Confartigianato

Occupazione, burocrazia, credito, made in Liguria, infrastrutture: su questi temi si sono confrontati sei candidati alle Elezioni regionali nelle interviste doppie realizzate da Confartigianato Liguria. Raffaella Paita (Pd-Liguri per Paita-Liguria Cambia) a confronto con Giovanni Toti (Forza Italia-Lega Nord-Fratellid’Italia-Area Popolare). Alice Salvatore (Movimento 5 Stelle) affiancata da Luca Pastorino (Rete a Sinistra-Lista Pastorino). Enrico Musso (Liguria Libera) si confronta con Antonio Bruno (L’Altra Liguria). I sei candidati hanno anche sottoscritto il documento dell’associazione di categoria contenente priorità e azioni per lo sviluppo delle micro e piccole imprese e del territorio della Liguria.

«In una regione, come la Liguria, in cui la connotazione principale è quella della micro e piccola impresa, con la presenza di una realtà artigiana su tre – spiega Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – servono azioni mirate al sostegno di questa fondamentale filiera: azioni contenute nel documento sottoscritto dai candidati alla presidenza e al consiglio. Proprio per creare queste condizioni di sviluppo, la concertazione e il continuo scambio con gli amministratori è di primaria importanza: da parte nostra, c’è sempre grande disponibilità al lavoro sinergico con le istituzioni per portare in evidenza le problematiche e le richieste delle realtà che rappresentiamo e stimolarne così la crescita. I confronti con i candidati e le interviste realizzate vanno proprio in questa direzione».

 

Diverse le strategie di sviluppo che emergono dalle interviste di Confartigianato. Agevolare l’accesso al credito è la priorità per le micro e piccole imprese che mette d’accordo Paita, Toti e Salvatore, che sottolinea anche la necessità di diminuire il carico fiscale e semplificare la burocrazia. Temi toccati anche da Musso, mentre per Bruno occorre puntare sulle rinnovabili e sulla manutenzione del territorio. Pastorino sottolinea invece l’importanza primaria di una “regia” forte che aiuti a far funzionare l’intero sistema-Liguria.

La riduzione delle tasse diventa fondamentale in tema occupazione. Molti si impegnano a ridurre l’Irap per le nuove imprese, mentre Alice Salvatore si spinge a considerare «di diminuirne il carico per chi assume sul territorio». Ma le imprese, soprattutto quelle di piccole dimensioni, hanno bisogno anche di migliori condizioni di accesso al credito. Secondo Pastorino, si può intervenire «migliorando l’utilizzo dei fondi europei, mettendo in rete il sistema Confidi e offrire diverse opportunità di credito».

Sul tema caldo della burocrazia ligure, troppo lunga e complessa, Paita risponde con «l’adozione di testi unici per ciascun settore. L’attività delle imprese deve essere rivolta alla sola produzione e non sprecata in lungaggini burocratiche». Mentre per Toti «è necessaria la creazione di uno sportello unico per gli imprenditori che possa essere di supporto a ogni necessità».

A sostegno delle imprese anche una migliore qualità delle infrastrutture e un impegno sulle grandi opere: «Bisognerebbe iniziare a farle – è la risposta di Musso – dopo decenni di chiacchiere. E farle guardando anche alle piccole imprese liguri in termini di distribuzione di piccoli lotti di lavoro». Sulle grandi opere, Bruno sottolinea, in particolare, «la necessità di portare ad esempio a termine i lavori ferroviari, sulla Pontremolese e l’ammodernamento dei valichi esistenti a Genova».

Tutti d’accordo sulla creazione di un unico brand che raccolga l’intero made in Liguria, dal territorio all’artigianato, con azioni coordinate e mirate a incentivare il turismo e i prodotti nella nostra regione.

Ai microfoni di Confartigianato si chiede anche un primo impegno da attuare in caso di vittoria delle elezioni: per Paita «massima trasparenza, riduzione degli stipendi ai consiglieri e completamento dei lavori su Bisagno e Fereggiano», mentre Toti risponde con «la nomina di un commissario straordinario per il dissesto idrogeologico e l’istituzione di due sportelli unici per imprese e cittadini». Primo impegno di Musso «la riduzione della spesa della macchina regionale», mentre Bruno concentrerebbe le risorse «sulla lotta al dissesto idrogeologico e la manutenzione del territorio». Un’azione simbolica per Pastorino, che partirebbe con «l’eliminazione dei rimborsi ai consiglieri regionali». Tagli anche per Salvatore: «ai costi della politica e agli sprechi».

 

Infine, un hashtag a chiudere l’intervista: #rompeteglischemi è quello di Enrico Musso, #unaltraliguriaèpossibile per Antonio Bruno. Alice Salvatore lancia #riprendiamocilaliguria. #conpastorino risponde il candidato di Rete a Sinistra. #cambiamoinsiemelaliguria è l’hashtag di Giovanni Toti, mentre Raffaella Paita conclude con #lartigianatoligurevaveloce.

 

 

Genova, 16 maggio 2015

 

 

Di seguito i link a:

 

interviste doppie:

 

Enrico Musso e Antonio Bruno    https://www.youtube.com/watch?v=j7q7zvzTk6g

Raffaella Paita e Giovanni Toti     https://www.youtube.com/watch?v=UswNzKuZClQ

Alice Salvatore e Luca Pastorino   https://www.youtube.com/watch?v=qjUsB5NLCIQ

 

cs

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