Attualità - 14 giugno 2015, 16:00

Finale Ligure, intitolato il Palasport alla memoria di Alessia Berruti: raccolti 12.500 euro per il Gaslini

Gli studenti dell'Issel hanno raccolto i fondi e scelto di acquistare un defibrillatore da donare al palasport

Oggi a Finale Ligure è stato intitolato il Palazzetto dello Sport alla memoria di Alessia Berruti, la giovane atleta di 11 anni tragicamente e precocemente strappata alla vita nell’aprile scorso per un aneurisma. Un momento importante per la memoria collettiva della città che ha visto questo pomeriggio la cerimonia di intitolazione del palazzetto e la consegna della medaglia d'oro della campionessa italiana 2015 cat. giovanissime spada Carola Maccagno alla famiglia di Alessia.

E’ seguita la consegna dell'assegno della raccolta fondi “In ricordo di Alessia” all'Ospedale Gaslini di Genova e il gemellaggio sportivo tra Volley Team Finale e Sporting Parella Torino.

“E’ un momento particolare per tutta la città e per tutto il mondo dello sport. Alessia ci ha lasciato poco più di due mesi fa e l’amministrazione comunale ha deciso di intitolare il simbolo del mondo sportivo finalese – afferma  Stefano Schiappapietra, responsabile del Volley Finale - Oggi hanno partecipato alla manifestazione anche gli amici della società Sporting Parella di Torino dove abbiamo partecipato al torneo nel quale è mancata Alessia e con cui faremo un gemellaggio sportivo".

“Oggi è stata anche l’occasione per consegnare al direttore generale del Gaslini, presente alla manifestazione, l’assegno della raccolta fondi che subito dopo la scomparsa di Alessia abbiamo deciso di lanciare – continua Stefano Schiappapietra - Un segno importante, si tratta di 12.500 euro che speriamo possano essere utilizzati per la ricerca per i bambini”.

Gli studenti dell'Issel di Finale Ligure inoltre hanno raccolto i fondi e scelto di acquistare un defibrillatore da donare al palasport intitolato ad Alessia Berruti. "Abbiamo aderito al progetto Renzino Astengo e abbiamo raccolto i soldi per il defibrillatore, speriamo che possa essere utile per salvare delle vite", afferma Daniele Cacciatore, studente al quinto anno del liceo Issel di Finale Ligure.

r.g.