Al Direttore - 30 giugno 2015, 13:30

Elezioni regionali e comunali a Savona: un lettore commenta l'intervento di Pizzorno

 

Roberto Pizzorno, segretario provinciale UDC di Savona, il 26 giugno 2015 ci fa sapere : ” La nostra storia, la nostra tradizione, la nostra lealtà, la nostra coerenza ci imponevano di essere qui oggi per impedire di morire”.   Il 16 maggio 2015   Gennaro Santamaria, segretario provinciale UDC di Benevento,  iniziò il suo intervento così : “ La nostra storia, la nostra tradizione, la nostra lealtà, la nostra coerenza ci imponevano di essere qui ora”. (http://www.gazzettabenevento.it/)

A parte il copia incolla, qui sta il solito problema dell’UDC.

Nel caso : due segretari provinciali, in una regione la Liguria, dove si era al governo con il centrosinistra e si è passati dall’altra parte e nell’altra regione la Campania, dove è successo il contrario.

Ad ognuno le proprie considerazioni su : storia, lealtà e coerenza, parole dal valore nobile che la gente ha imparato a contestualizzare rispetto a chiunque le possa pronunciare.    

All’ annuncio dell’ assemblea dell’udc savonese del 26 giugno u.s. svoltasi in una sede ancor più inopportuna di quella annunciata in un primo tempo, essendo impossibilitato a partecipare, ho mandato un contributo che, in considerazione del “documento” di Pizzorno, voglio qui condividere.

  Non riesco, infatti, a tacere, leggendo le citazioni di Aldo Moro e Papa Francesco da parte di Pizzorno che, segretario di un partito che in provincia di Savona è allo “zero virgola”, trova quale massima assunzione di responsabilità scrivere che la colpa “ è sua perché si è fidato dei responsabili locali, ma questi, forse non credevano o non hanno creduto nell’Udc ”.

 Avevo scritto all’assemblea udc una breve dichiarazione che,  « ben lieto, avrei potuto dettagliare meglio in futuri incontri, magari in un congresso provinciale ».

 Avevo scritto che per le elezioni regionali, ancora una volta, ciò che venne discusso in assemblea, fu, il giorno dopo disatteso, che erano a disposizione di tutti le testimonianze dei presenti e, on- line, le dichiarazioni del segretario Pizzorno che hanno dato adito, certamente a noi stessi ma anche a tutti gli altri soggetti politici locali, a perplessità ( usando un eufemismo benevolo) , nel capire che diceva e faceva  l’udc savonese.  

 Per rispetto della mia coscienza etica e di alcuni amici nel partito, feci, così, una dichiarazione pubblica su La Stampa, in reazione, alle notizie contraddittorie che provenivano dalla segreteria provinciale e rimisi il mio incarico a Pizzorno.   Non ho mai condiviso la « linea » politica a forma di poltrona e l’uso personalistico dei mandati politici. 

 Detto ciò, auspicavo una fase riorganizzativa nazionale del partito, che per quanto  riguarda i miei valori cattolici e politici, sarebbe irricevibile rispetto a condividere le posizioni estreme della sinistra così come della destra. Auspicavo, ancora, una riorganizzazione regionale e, vivamente, la riorganizzazione provinciale in prospettiva delle prossime elezioni comunali a Savona, chiedendo le dimissioni del segretario provinciale Pizzorno Roberto, alla luce della « conta » : n° 42,  dei voti udc a Savona per le regionali e del suo « modus operandi » dimostratosi, secondo me, fallimentare. 

Pizzorno ha fatto immediatamente sapere, con un eccezionale slancio di democrazia, che « azzera » tutti gli incarichi nell’udc provinciale tranne il suo e che non ha nessuna intenzione di dimettersi.  Continuerà a « lavorare » per il partito, continuerà a combattere contro le «cariatidi» (pari pari a Gennaro Santamaria), continuerà così, come ha fatto fino ad oggi, sempre in modo disinteressato e per « carità » cioè per beneficienza, come ci ha ricordato in chiusura del suo prezioso intervento.

 

 Cari saluti marco rosso