Attesa per le commesse di Trenitalia, carichi di lavoro in calo e ricorso agli ammortizzatori sociali. Continua il limbo in cui vive lo stabilimento Bombardier di Vado Ligure in attesa di garanzie lavorative. Lunedì mattina è stato convocato all’Unione Industriali di Savona il vertice tra sindacati e azienda per fare il punto sui carichi di lavoro e sull’eventuale ricorso agli ammortizzatori sociali.
L’azienda ha presentato i carichi di lavoro nel periodo luglio – dicembre, con una produzione in calo: si è arrivati quindi ad un accordo condiviso con i sindacati per avviare dal 24 agosto un periodo di cassa integrazione ordinaria per circa 150 lavoratori.
“L’azienda ci ha presentato i carichi di lavoro in prossimità di un calo di produzione e, con l’avvio degli ammortizzatori sociali siamo sempre in attesa di risposte da parte di Trenitalia –afferma Andrea Pasa, segretario FIOM-CGIL Savona – L’unico che ci può salvare è il Treno OMNEO che darebbe garanzie allo stabilimento per almeno dieci anni, e su questo forse avremo risposte all’inizio del prossimo anno. Inoltre, attendiamo da Trenitalia lo sblocco per la manutenzione delle quindici carrozze. In presenza di questa situazione che vede un calo della produzione, chiediamo garanzie per i lavoratori e di intervenire con ammortizzatori sociali di tipo conservativo”.
“In questo scenario Trenitalia dovrà fare la sua parte, intanto stiamo aspettando la definizione di un accordo di programma con la Regione - afferma Bruno Martinazzi, rsu - Il futuro di Bombardier si gioca nei prossimi sei mesi, con la riunione di lunedì possiamo dirci soddisfatti ma la situazione rimane critica”.
“Manca l’accordo di programma, attendiamo un incontro il prima possibile con la nuova amministrazione Regionale per continuare il rapporto di collaborazione”, afferma Pasa.
Un nuovo incontro è stato convocato il 14 luglio nella sede di Confindustria per concordare con l’azienda l’avvio della cassa integrazione.