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Politica | 12 settembre 2015, 10:30

Acquedotto di comunale di Mallare, la Voglia di Cambiare: "Continua la telenovela dell'acqua con disagi alla collettività"

"Il nostro Gruppo aveva già segnalato un anno fa la necessità di sistemare con urgenza l’acquedotto, ma a quanto pare nulla o comunque ben poco è stato fatto per risolvere in via definitiva il problema".

Acquedotto di comunale di Mallare, la Voglia di Cambiare: "Continua la telenovela dell'acqua con disagi alla collettività"

 

"Quali Consiglieri di minoranza del Consiglio comunale di Mallare abbiamo appreso con notevole preoccupazione il contenuto dell’Ordinanza n. 18/2015 emessa dal Sindaco il 10 settembre u.s. in merito alla chiusura dei serbatoi di acqua dalle ore 21 alle ore 6,30 di ogni giorno a partire dallo stesso 10 settembre e fino alla fine dell’emergenza idrica, e siamo ancor più preoccupati dal fatto che nella stessa ordinanza venga precisato che alcune utenze sono già rimaste prive di acqua" cosi commenta il gruppo “La Voglia di Cambiare”

"Infatti - continua - il nostro Gruppo aveva già segnalato un anno fa la necessità di sistemare con urgenza l’acquedotto mallarese (e di intercettare nuove fonti, e costruire nuovi pozzi se necessario) così da evitare il ripetersi della mancanza di acqua (ricordiamo infatti che l’acqua era già mancata il 27 settembre dello scorso anno e poi nelle settimane successive), ma a quanto pare nulla o comunque ben poco è stato fatto per risolvere in via definitiva il problema e quindi prevenire la carenza di acqua. Ci domandiamo infatti come mai soltanto adesso, come è indicato nell’ordinanza, l’Amministrazione ha attivato verifiche, controlli capillari e monitoraggi per determinare l’entità del disagio ed approntare soluzioni idonee al fine di limitarlo al minimo. A nostro avviso, essendo Mallare un territorio ricco di acqua e di fonti naturali, il disagio al quale fa riferimento l’ordinanza non doveva proprio esservi: riteniamo che l’Amministrazione avrebbe dovuto attivarsi per tempo (e vi è stato almeno un anno a disposizione) al fine di prevenire la problematica".

"Ricordiamo che già l’anno scorso come gruppo di minoranza ci siamo resi parte attiva e, dopo aver effettuato un sopralluogo anche presso le sorgenti, avevamo chiesto, ai sensi dell’art. 17 dello Statuto Comunale e dell’art. 12 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, che venisse costituita una Commissione speciale, composta da membri di Maggioranza e di Minoranza, volta ad esperire – senza oneri e costi per l’Amministrazione Comunale – indagini conoscitive ed un’inchiesta relative, tra l’altro: alle problematiche che hanno condotto alla mancanza di acqua nell’acquedotto; alle modalità con le quali si è intervenuto da parte dell’Amministrazione Comunale per porre termine ai problemi dell’acquedotto mallarese; alle ragioni per le quali non sia stato garantito l’afflusso continuativo di acqua nell’acquedotto; a stabilire quali siano le modalità di risoluzione delle problematiche che hanno interessato ed interessano l’acquedotto mallarese; a stabilire se sia o meno stata effettuata una costante ed adeguata manutenzione dell’acquedotto e delle sorgenti di acqua nel corso degli ultimi anni al fine di prevenire la carenza idrica e le perdite di acqua nell’acquedotto"

"Nessuno dei Consiglieri di maggioranza - sottolinea - aveva votato a favore della nostra richiesta, forse ritenendo superato il problema o forse che non vi fosse bisogno dell’intervento della minoranza: certo è che nella sostanza le nostre proposte non sono state prese in considerazione".

"Ed oggi eccoci nuovamente, a distanza di un anno, alle prese con la problematica della carenza di acqua e con i conseguenti disagi, sia per la popolazione sia per le attività commerciali. Chiederemo ancora una volta a Sindaco e Giunta quali interventi sono stati posti in essere per risolvere il problema della carenza idrica (e chiederemo nuovamente di essere resi partecipi della possibilità di trovare una soluzione definitiva al problema), perché a nostro avviso un Sindaco e la Giunta di un paese piccolo come Mallare e ricco di fonti d’acqua che non riescono a garantire alla popolazione in modo continuativo il servizio idrico dovrebbero valutare di rassegnare le proprie dimissioni" conclude il gruppo “La Voglia di Cambiare”

 

c.s.

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