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Attualità | 14 settembre 2015, 10:18

Preoccupazione sul futuro della Bombardier di Vado, Pasa:"Carichi di lavoro ridotti, in attesa della firma dell'accordo di programma"

"Attualmente non satura il numero delle persone che sono occupate soprattutto in produzione, e la situazione peggiorerà visto che produzioni come le locomotive E464 e il revamping delle carrozze andrà a concludersi"

Preoccupazione sul futuro della Bombardier di Vado, Pasa:"Carichi di lavoro ridotti, in attesa della firma dell'accordo di programma"

 

Preoccupazione per il futuro della Bombardier di Vado Ligure. Ad intervenire sul sito di produzione di treni è il segretario provinciale della Fiom Cgil Andrea Pasa:”I carichi di lavoro si stanno velocemente riducendo e la preoccupazione per la tenuta generale del sito è fortissima tra i lavoratori e le Organizzazioni Sindacali. Oggi sono impiegati a Vado ligure circa 600 lavoratrici e lavoratori”.

“Per le E464 locomotive, spiega il sindacalista, il termine della produzione è prevista verso novembre 2015, il Revamping delle carrozze della media distanza per Trenitalia entro ottobre 2015, i Carrelli Zefiro entro fine  2016 e le Traxx (trasporto merci) entro il 2016”.

“Dallo scorso 24 agosto, prosegue Pasa, tale situazione causa la sospensione di circa 50 lavoratori in cassa integrazione relativamente al personale di produzione, la previsione per fine 2015 è la messa in cassa integrazione di circa 150 lavoratori”.

Attualmente i sindacati sono in attesa che Bombardier sigli l’accordo di programma specifico, a seguito degli accordi sottoscritti lo scorso dicembre 2014, che garantirebbero investimenti sul sito vadese, legati allo sviluppo e ricerca del nuovo treno regionale “Omneo”.Inoltre, alla fine di luglio, Trenitalia, ha pubblicato un bando di prequalifica a livello Europeo.

La prequalifica è in pratica una verifica di quali imprese sono interessate alla prossima gara relativa ai treni regionali a potenza distribuita che avverrà nel prossimo autunno.

Il termine per l’adesione alla prequalifica è il prossimo 30 settembre 2015. Normalmente alla scadenza Trenitalia valuta le imprese che vi hanno aderito e comunica l’elenco delle imprese che avranno diritto a poter partecipare alla Gara vera e propria.

“Questo percorso della prequalifica, spiega Pasa, è vitale per lo stabilimento di Vado ligure ed è importantissimo che venga superata positivamente per essere pronti a presentare il treno OMNEO nella prossima gara che Trenitalia disporrà entro fine 2015”.

“Siamo fiduciosi che il risultato della prequalifica sia positivo, visto che a Vado Ligure abbiamo capacità tecnologiche, produttive e di progettazione che sono uniche nel Paese e nel Gruppo. Lo testimonia la capacità che in questi mesi hanno avuto i lavoratori e le lavoratrici di Vado Ligure a seguire contemporaneamente 4 produzioni diverse e la progettazione di un nuovo treno a potenza distribuita quale l’OMNE ITLAY”.

“Il carico di lavoro, prosegue il segretario provinciale della Fiom Cgil, attualmente in azienda non satura il numero delle persone che sono occupate soprattutto in produzione, e nei prossimi mesi la situazione peggiorerà visto che produzioni come le locomotive E464 e il revamping delle carrozze andrà a concludersi; per poter diminuire il numero di lavoratori sospesi in cassa integrazione è necessario che le attività che oggi sono “esternalizzate “ presso altri fornitori rientrino in azienda a Vado Ligure e soprattutto che ci sia finalmente uno sblocco per quanto concerne la commessa delle ultime carrozze entro il mese di ottobre”.

“Abbiamo inviato come Segreterie provinciali una richiesta di incontro alla Direzione aziendale chiedendo la presenza dell’Amministratore delegato dello stabilimento di Vado Ligure, con l’obbiettivo di aggiornarci sugli step legati allo sviluppo del treno  OMNEO, che dovranno essere completamente effettuati a Vado Ligure come da impegni precedentemente assunti nei vari protocolli di intesa che abbiamo sottoscritto a partire dallo scorso mese di dicembre 2014, che garantiscono all’impresa circa 7,5 milioni di euro di finanziamenti pubblici”, conclude il sindacalista della Fiom Cgil.

 

r.g.

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