Attualità - 13 ottobre 2015, 14:56

Far rivivere la pesca alla sciabica in Liguria, la Regione avvia una sperimentazione con la Coopertiva dei pescatori di Noli

La pratica, equiparata alla pesca a strascico, è vietata per legge: ora si pensa di tornare a farla usando uno strumento alternativo

Riportare la pesca alla sciabica in Liguria. E’ questo l’obiettivo di una sperimentazione avviata in queste settimane a Noli, che vede coinvolti la Regione e i pescatori della Cooperativa Luigi De Ferrari.

Si tratta di un antico sistema di pesca ligure, che utilizza un sacco semicircolare, con attaccate due corde, una a sinistra e l' altra a destra. La rete viene caricata sulle barca con i due rotoli di corda, viene sciolta e calata in mare. I capi vengono o portati a riva e i pescatori cominciano a tirare, oppure issati dalla barca: nel primo caso di parla di sciabica da terra, nel secondo da mare.

Una pratica che in Italia è stata vietata, equiparandola alla pesca a strascico. La Regione Liguria ha avviato però, nelle scorse settimane, una sperimentazione per tornare ad utilizzare questo antica tecnica. Coinvolti nel progetto i pescatori della Cooperativa Luigi De Ferrari  di Noli.

Nelle prossime settimane  quest’ultimi usciranno dunque in mare con un attrezzo alternativo, studiato e pensato per avere una maggiore sostenibilità. Dopo le varie battute di pesca verranno raccolti i risultati, che se daranno esito positivo, potrebbero permettere quindi di tornare a far rivivere la tradizionale pesca alla sciabica in Liguria.

Cinzia Gatti