Alassio contro i graffiti ed il sindaco Enzo Canepa punta a colpire e perseguire quanti compiono atti vandalici deturpando la città del muretto.
A sostenerlo anche Pierfranco Quaglieni che afferma "La proposta di colpire i graffittari avanzata dal Sindaco di Alassio Enzo Canepa va appoggiata senza riserve ed andrebbe anzi estesa ad altre città che finora non hanno dimostrato sensibilità verso il danno estetico e materiale che creano i graffiti che non sono opere d'arte,checchè ne dica Sgarbi."
Non solo Alassio ad essere colpite molte cittadine rivierasche ed el Centro "Pannunzio" già molti anni fa, aveva sollevato il problema,trovando l'appoggio del ministro dei Beni Culturali Alberto Ronchey che voleva combattere la stessa battaglia di Canepa a partire dagli edifici aulici.
Afferma il Prof Quaglieni "Ronchey ,giornalista colto e docente universitario a Venezia, aveva colto il rigore con cui vanno trattati il territorio e i suoi palazzi. Chi deturpa i muri o gli immobili è sostanzialmente un incivile che reca un danno alla collettività e ai singoli proprietari.Certi giovanilismi giustificazionisti fanno tenerezza... Il fenomeno va colpito con decisione. Ci sono città nel Ponente che sono molto peggio di Alassio e dove nessuno prende un'iniziativa e magari si consentono tacitamente degli spazi per i graffiti."
Conclude il Presidente del Centro Pannunzio "Il vandalismo sulle fiancate dei treni in parte ha trovato rimedio in speciali vernici che impediscono alle bombolette di deturpare i treni. Ci sono prodotti analoghi per gli edifici. Il Centro "Pannunzio" chiede ai Sindaci e agli assessori alla Cultura di prendere coscienza del problema che tocca anche l'immagine turistica della Città."