Il Gruppo Consiliare “Progetto Comune” ha votato contro l’Assestamento del Bilancio 2015 del Comune di Quiliano.
Per analizzare le proposte di variazione predisposte dalla Giunta noi avremmo auspicato di trovarci di fronte ad un quadro di certezza amministrativa e finanziaria consolidato e coerente con le fasi deliberative e autorizzatorie amministrative indicate in precedenza e svoltesi nel 2015. Purtroppo abbiamo preso atto che in fase di assestamento del bilancio ci siamo trovati di nuovo di fronte ad uno scenario che ha modificato sostanzialmente le previsioni precedenti e ad una impostazione di gestione finanziaria assolutamente non condivisibile, improvvisata, fondata esclusivamente sulla gestione delle emergenze della quadratura formale del quadro contabile. Dobbiamo prendere atto che la Giunta a seguito della verifica generale di tutte le voci di entrata e di uscita, al fine di assicurare il mantenimento del pareggio di bilancio ha attuato un pesante intervento di riequilibrio proponendo variazioni di bilancio e un utilizzo cospicuo dell’avanzo d’amministrazione.
Buona parte di queste risorse vengono utilizzate per sanare minori entrate e maggiori spese.
Abbiamo preso atto con preoccupazione del Parere del Revisore dei Conti con il quale evidenzia che la manovra di assestamento realizzata dimostra la sussistenza di criticità in ordine agli equilibri di bilancio, sia per la mancata realizzazione di alcune entrate , sia per le caratteristiche della spesa, sia per il progressivo esaurimento dell’avanzo di amministrazione, che impongono l’adozione di significativi interventi strutturali sul bilancio.
Già in sede di previsionale il revisore dei conti invitava l’amministrazione Comunale a:
- Garantire le entrate previste con l’adozione delle conseguenti misure necessarie;
- Una attenta copertura finanziaria delle spese;
- Il monitoraggio sistematico di entrate/spese;
- Il controllo puntuale delle entrate correnti con particolare riferimento a quelle legate alle sanzioni per violazione del codice della strada e di natura extributaria.
Allo stato dell’arte, pare evidente analizzare e trarre la conclusione che queste azioni non siano state attuate completamente dall’Amministrazione, oppure sia stato approvato con un previsionale con una evidente sottostima delle spese e una sovrastima delle entrate. Che ora in sede d’assestamento vengono e devono essere sanate con l’utilizzo dell’avanzo d’amministrazione.
Come abbiamo già espresso in altre occasioni , ci pare ormai consapevolezza diffusa che siamo di fronte ad una scelta politica del Governo centrale ormai chiara da anni. Scelta politica condivisa dalle forze politiche che hanno sostenuto il Governo di questi ultimi anni e dagli organi di rappresentanza dei Comuni (ANCI): Meno trasferimenti, più autonomia locale. Questo vuol dire conseguentemente la necessità di attuare a livello locale e comunale pianificazioni e scelte strategiche concrete e determinate su specifici obiettivi che consentano un ruolo consolidato dell’Ente rappresentato.
Noi siamo preoccupati perché non vediamo una gestione dell’autonomia e delle scelte strategiche in questo Comune. Vediamo un assestamento impostato in una logica di sopravvivenza e di “tappare i buchi” di un previsionale che si è si è dimostrato palesemente inadeguato alle reali entrate, alle esigenze di spese e al mantenimento di un equilibrio di gestione.
Questo in un quadro ormai consolidato dove le scelte o le non scelte dell’Amministrazione ci fanno trovare in una situazione dove:
- siamo in uno dei Comuni con la tassazione più alta a livello provinciale e regionale;
- abbiamo ormai da anni una assenza d’investimenti e di un Piano Opere Pubbliche degno della parola, con opere arretrate non realizzate;
- da anni una mancanza di programmazione urbanistica credibile, determinata dalla stagnazione delle varianti 2011 e 2013;
- con tagli ormai rilevanti sulle voci strategiche di gestione del bilanci, compreso quanto avvenuto nel 2015;
- con forti criticità che vengono ormai costantemente segnalate dai cittadini.
Esprimiamo forti critiche al legislatore centrale in merito alle politiche attuate nei confronti degli Enti Locali. Ma altrettanto siamo convinti che siano forti le critiche da fare a questa Amministrazione. Son necessarie scelte strategiche in grado di modificare la rotta amministrativa intrapresa in questi anni. Non è più sufficiente gestire l’ordinario. Il piano inclinato su cui progressivamente scivola la gestione di questo Ente, conferma il nostro giudizio.
Nella consapevolezza di questo quadro noi continuiamo a fare il nostro lavoro, senza spirito di contrapposizione predefinita, ma con responsabilità ed equilibrio svolgiamo il ruolo che l’esito elettorale ci ha assegnato. Lo facciamo con serenità e determinazione. Consapevoli che il progetto e il modello che avevamo proposto ai cittadini era altro e alternativo a quello che sta Governando ora il Comune di Quiliano. Per questo confidiamo in un cambio di rotta dell’Amministrazione.
I Consiglieri: Nicola Isetta, Matteo Aliprandi, Americo Di Giovanni e Nadia Ottonello.