Politica - 22 marzo 2016, 06:34

A Savona 1,1 milioni di aumento sulla Tari, l’attacco del M5S: "La buona Pasqua del PD ai savonesi"

Il Movimento 5 Stelle attacca l’assessore al Bilancio Luca Martino per l’anticipo della prima rata della tassa sui rifiuti al 16 aprile. Oggi la pratica sarà discussa in consiglio comunale

“Nell’uovo di Martino 1,1 milioni di aumento su Tari, e si paga due mesi prima! Buona Pasqua dal PD”. Questo l’attacco da parte del Movimento 5 Stelle all’assessore al Bilancio del comune di Savona Luca Martino in seguito alla decisione di anticipare la prima rata della tassa sui rifiuti al 16 aprile.

Lo scorso 24 febbraio la giunta infatti aveva deliberato il regolamento per il 2016 della Tari e dello IUC (Imposta Unica Comunale): entrambe non hanno subito cambiamenti rispetto all'anno scorso, ma l'unica variazione prevista è stata l'anticipazione della prima rata decisa "per esigenze di liquidità del Comune", come ha dichiarato l'assessore al Bilancio. Prima le rate della tassa sui rifiuti erano previste a maggio, giugno e settembre ma sono "troppo ravvicinate" secondo l'amministrazione.

E si attende un acceso dibattito questo pomeriggio in consiglio comunale dove la pratica sarà discussa all’ordine del giorno. La discussione sulla Tari doveva essere affrontata nella scorsa seduta in palazzo Sisto del 10 marzo, ma per la mancanza del numero legale, non garantito dalla maggioranza, il consiglio comunale era stato annullato (vedi articolo). Tutto ha avuto inizio per la discussione sul regolamento Iuc e sulle tariffe della Tari, Infatti nella scorsa seduta, dopo l’illustrazione della pratica da parte dell’assessore al Bilancio, il sindaco Federico Berruti aveva presentato una serie di emendamenti, ma non è stato possibile votare per mancanza del numero legale.

Già in quella occasione il Movimento 5 Stelle era intervenuto e domenica, con uno stand in piazza Sisto IV, è tornato alla ribalta con il cartello “Nell’uovo di Martino 1,1 milioni di aumento su Tari, e si paga due mesi prima! Buona Pasqua dal PD”.

Debora Geido